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la commemorazione

Il ricordo a Bovalino del brigadiere Antonino Marino, eroe dell’Arma ucciso nel 1990

Commemorato con una cerimonia solenne il carabiniere medaglia d’oro al valor civile, assassinato mentre era con la famiglia durante la festa patronale

Pubblicato il: 12/09/2025 – 12:05
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Il ricordo a Bovalino del brigadiere Antonino Marino, eroe dell’Arma ucciso nel 1990

REGGIO CALABRIA Il brigadiere Antonino Marino, medaglia d’oro al valor civile “alla memoria”, è stato ricordato questa mattina a Bovalino (nel Reggino). Marino, nato a San Lorenzo il 5 ottobre 1957 e arruolatosi nell’Arma dei Carabinieri nel 1975, prima del suo assassinio si era occupato di varie indagini su traffici illeciti. Profondo conoscitore della criminalità, in qualità di comandante della Stazione di Platì aveva collaborato nelle indagini su vari sequestri di persona che in quegli anni rappresentavano una delle principali attività criminali sul versante Ionico della provincia di Reggio Calabria. Da poco tempo era stato trasferito alla Stazione di San Ferdinando. La sera del 9 settembre 1990, il sottufficiale, mentre si trovava a Bovalino Superiore con la propria famiglia in occasione della festa patronale, fu avvicinato da un killer che, approfittando della confusione che regnava in paese e della concomitante esecuzione dello spettacolo pirotecnico, gli sparò alcuni colpi di pistola, colpendolo in parti vitali e dileguandosi poi nel buio. Nell’agguato furono colpiti, oltre al militare all’epoca trentenne, anche la moglie incinta e il figlio Francesco di appena un anno, che oggi è un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri. Al brigadiere Antonino Marino sono state intitolate una piazza a Bovalino Marina e le caserme di Platì e San Ferdinando, sedi delle attuali stazioni Carabinieri.

Alla cerimonia di commemorazione oltre al comandante della Legione Carabinieri Calabria, Gen. B. Riccardo Sciuto e ai familiari, hanno partecipato le massime autorità civili, militari, religiose e giudiziarie della provincia, in presenza dei quali, nella piazza intitolata al Sottufficiale, è stata deposta una corona d’alloro. A seguire è stata officiata una messa da parte del vescovo di Locri, Francesco Oliva, e dal cappellano militare don Aldo Ripepi.

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