Cosenza, fuori la protesta dei tifosi. Dentro Guarascio: stadio vuoto? «Gente al mare o davanti alla tv» – VIDEO
Neanche l’arrivo di un avversario di prestigio è bastato a riportare sugli spalti gli ultras rossoblù

COSENZA Stadio deserto com’era ampiamente prevedibile e fuori dallo stadio la protesta del tifo organizzato contro la proprietà del Cosenza Calcio, con tanto di immancabile striscione “Guarascio Vattene”. Neanche l’arrivo della capolista Catania ha smosso gli ultras del Cosenza e l’intera città, che da tempo ha deciso di dire basta al patron Guarascio. Una rottura sempre più profonda che i tifosi rossoblù sono decisi a portare avanti per tutte le gare casalinghe di questa stagione. Tanti i cori contro il club e in ricordo di Padre Fedele Bisceglia, scomparso poco più di un mese fa. Una contestazione che non sembra scalfire il presidente Guarascio, intervenuto ai microfoni dell’emittente catanese Telecolor prima della partita. Sull’assenza di pubblico, ha commentato con parole che sembrano una provocazione: «La nostra è una provincia molto estesa. Oggi, con questo sole, presumo si preferisca godersi il mare. Poi c’è Sky che permette di vedere le partite da casa. Il calcio si vedrà sempre di più attraverso la televisione, dobbiamo abituarci». Sugli obiettivi stagionali, ha ribadito: «Il nostro progetto è quello di risalire. Dobbiamo adattarci alla Lega Pro, cosa che stiamo facendo. Ce la giocheremo per tornare in B». Infine, sulla possibilità di cedere il club: «Sono assolutamente disponibile a farmi da parte. Sono nel calcio da 14 anni, ma le interlocuzioni avute finora non ci hanno dato la giusta prospettiva. Servono soggetti affidabili, come ha fatto il Catania, per garantire un futuro importante al Cosenza, tornare in B e magari programmare il salto in A». (fra.vel.)
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