Zangrillo: «Io insultato alla festa del Pd a Torino»
Il ministro: «Fischi, insulti e toni duri non hanno nulla a che fare con il confronto civile»

ROMA «Ieri sera ho partecipato alla Festa del Pd di Torino perché credo che il dialogo e il confronto siano le basi della nostra democrazia». A raccontarlo, il ministro della Pubblica amministrazione e segretario di Forza Italia in Piemonte Paolo Zangrillo. «Ascoltare e discutere è il modo migliore per rafforzare la buona politica – spiega – purtroppo, durante l’evento sono stato insultato. E’ grave che un partito che si definisce democratico usi linguaggi violenti e ostili verso chi ha opinioni diverse. Fischi, insulti e toni duri non hanno nulla a che fare con il confronto civile». «Solo pochi giorni fa in Aula la senatrice del M5S Maiorino ha definito il ministro Tajani ‘influencer prezzolato’ – prosegue – e in America il giovane Kirk è stato ucciso per aver espresso le proprie idee. Di fronte a questo clima avvelenato, il rispetto e il dialogo sono principi indiscutibili della nostra convivenza civile». «Abbassiamo i toni. Rispettiamo le idee altrui. Facciamo politica con responsabilità», conclude.