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Mimmo Lucano resta escluso dalle Regionali: «E’ tutto così assurdo»

Il Tar di Reggio ha confermato la decisione della commissione elettorale reggina sull’incandidabilità del sindaco di Riace

Pubblicato il: 15/09/2025 – 17:59
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Mimmo Lucano resta escluso dalle Regionali: «E’ tutto così assurdo»

REGGIO CALABRIA Il Tar di Reggio Calabria Calabria ha rigettato il ricorso presentato da Alleanza Verdi Sinistra per l’incandidabilità di Mimmo Lucano alle prossime regionali del 5 e 6 ottobre. «Il ricorso è infondato e, come tale, deve essere rigettato», scrivono i giudici (Caterina Criscenti, Presidente) che hanno, dunque confermato la decisione della commissione elettorale reggina.
A incidere sulla posizione dell’europarlamentare è la condanna definitiva nell’ambito del processo “Xenia” a 18 mesi per falso, che ha fatto scattare nei suoi confronti la legge Severino. Il Tar di Catanzaro, invece, ha dichiarato improcedibile il ricorso dei legali di Lucano.

Il ricorso e la decisione dei giudici

Nel corso delle due udienze, i legali di Lucano, gli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Saitta, hanno sostenuto che il reato di falso, senza l’aggravante dell’abuso di potere, per il quale il sindaco di Riace è stato condannato in Cassazione, non rientrerebbe tra quelli previsti dalla legge Severino per l’incandidabilità. Tesi che non ha convinto il Tar di Reggio Calabria, per cui l’europarlamentare dovrà valutare se fare ricorso al Consiglio di Stato. «E’ pacifico in giurisprudenza come il giudice a cui è devoluta la cognizione della causa di incandidabilità – nella specie evidentemente sussistente, per come dichiarato dall’Ufficio – pur essendo tenuto a verificarne gli estremi nel comportamento dell’imputato sulla scorta di quanto già accertato in sede penale, non può esperire ulteriori indagini di merito e neppure reinterpretare né la fattispecie contestata né la decisione assunta dal giudice penale», scrivono i giudici nella sentenza. E aggiungono: «Ne consegue l’inammissibilità di quei motivi di gravame tesi a stimolare, da parte del Collegio, una riconsiderazione della portata materiale e della rilevanza giuridica della condotta posta in essere dal Sindaco del Comune di Riace».
Lucano era già stato dichiarato decaduto da sindaco di Riace il primo luglio scorso dal Tribunale civile di Locri che aveva accolto un ricorso della Prefettura di Reggio Calabria, sempre in conseguenza della condanna nel processo “Xenia”. L’europarlamentare di Avs, che è rimasto in carica come sindaco in attesa della decisione della Corte d’appello – prevista per gennaio – e poi della Cassazione, secondo i giudici di Locri era incandidabile alle comunali di Riace e da qui la decadenza da sindaco.

Il commento di Lucano

«Non voglio arrendermi, ma tutto mi sembra incredibile e assurdo». Lo ha detto – secondo quanto riporta l’Ansa – Mimmo Lucano, europarlamentare di Avs e sindaco di Riace, commentando la sentenza del Tar di Reggio Calabria che ha confermato la sua incandidabilità alle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre. «La vicenda – ha aggiunto Lucano – parte dall’inchiesta penale in relazione alla quale, dopo una condanna a 13 anni e 2 mesi in primo grado, ho dimostrato che i reati di cui mi si accusava non esistevano. Alla fine, è rimasto solo un falso che però mi sta costando l’applicazione della legge Severino. Valuterò con i miei legali se ricorrere al Consiglio di Stato perché la mia intenzione è sostenere i valori a cui in questi anni ho dedicato la mia vita, come il riscatto della Calabria e la vicinanza agli ultimi. La mia politica è questa, indipendentemente se sarò candidato o meno. Continuerò a sostenere Pasquale Tridico e la lista di Avs». (c. a.)

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