Minaccia un imprenditore di Limbadi, condanna confermata in appello per un 40enne
L’imputato ha inviato oltre mille messaggi sia via social che attraverso i servizi classici di messaggistica

CATANZARO La Corte di Appello di Catanzaro (terza sezione Penale, presidente Antonio Battaglia) ha condannato P.C. alla pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione. L’imputato, di 40 anni originario di Ferrara, era stato condannato in primo grado il 27 febbraio dal Tribunale Penale di Vibo Valentia a 4 anni e 6 mesi. L’accusa nei suoi confronti è di aver minacciato e molestato un imprenditore di Limbadi, difeso dall’avvocato Sabrina Rondinelli, costringendolo a modificare le proprio abitudini di vita.
I fatti
La vittima si occupa di compravendita di auto storiche. L’imputato ha inviato oltre mille messaggi, contenenti minacce, sia via social che attraverso i servizi classici di messaggistica. «Se ti incontro per strada quello che rimarrà vivo non sei tu» e «spero che ti venga un cancro e muori», sono alcuni dei messaggi allegati alla querela che la Procura della Repubblica di Vibo ha acquisito. La stessa procura
aveva aperto tre procedimenti penali a seguito delle denunce depositate dalla vittima. (f.b.)
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