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la crisi rossoblù

Cosenza, Guarascio: «Mai detto no alla cessione. Pronto a vendere davanti a sindaco e tifosi»

In un comunicato, il patron prova a chiarire la sua posizione «per il rispetto che nutro per la città e per i tifosi», e invita imprenditori e fondi a presentare proposte pubblicamente

Pubblicato il: 19/09/2025 – 11:43
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Cosenza, Guarascio: «Mai detto no alla cessione. Pronto a vendere davanti a sindaco e tifosi»

COSENZA Dopo le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi alla tv siciliana Telecolor, che hanno alimentato ulteriori critiche da parte della tifoseria, il presidente del Cosenza Calcio Eugenio Guarascio torna a parlare. Lo fa attraverso una nota ufficiale pubblicata sul sito del club e sui canali social, con l’intento di chiarire la sua posizione rispetto alla proprietà e alle trattative per una possibile cessione della società.
«Accolgo con immenso piacere – evidenzia Guarascio – la possibilità di chiarire la reale situazione, pubblicamente, soprattutto al cospetto dei tifosi, gli unici verso i quali sento la necessità di dare spiegazioni. A seguito delle notizie che quotidianamente leggiamo sugli organi di stampa, per quanto riguarda la mia ostinazione a rimanere alla guida del Cosenza calcio senza nel contempo intervenire economicamente per mettere in campo una squadra adeguata per un immediato ritorno nella serie cadetta, sento la necessità di intervenire pubblicamente per chiarire, una volta per tutte, alcuni passaggi che reputo fondamentali. Ciò, per il rispetto che nutro per la città di Cosenza e per i tifosi». Ma è proprio su questo punto che si concentra da tempo la contestazione più profonda. Da mesi – e ormai in modo trasversale – sindaco, città, tifoseria e buona parte della stampa imputano a Guarascio una mancanza di rispetto, non solo nei toni e nella comunicazione, ma soprattutto nella gestione complessiva della società. Dalle promesse mai mantenute alla mancanza di dialogo, fino alla percezione di un disinteresse crescente verso il valore identitario del club per la comunità, è qui che si è consumata la vera rottura.
Nel comunicato, Guarascio conferma di essere stato avvicinato da soggetti interessati all’acquisto del club, ma sottolinea come nessuna delle interlocuzioni si sia mai concretizzata in una proposta reale.
«È vero – conferma il patron – che sono stato contattato da alcuni imprenditori che avevano palesato l’intenzione di acquistare l’intero pacchetto azionario del Cosenza calcio, ma, il tutto, si è sempre risolto come una semplice manifestazione di intenti senza che, alla stessa, facesse seguito un’offerta adeguata al valore dell’intero pacchetto azionario. E lo dico e sottolineo senza problemi: giacché queste mie parole potrebbero apparire strumentali rispetto a quanto si sta verificando, mi rendo sin da ora disponibile a trattare eventuali offerte di acquisto del Cosenza calcio, dinanzi la massima autorità comunale, ovvero il sindaco ed anche di fronte ad una eventuale delegazione di tifosi».
Guarascio chiama in causa direttamente chi, in questi mesi, ha manifestato pubblicamente la volontà di subentrare nella proprietà, chiedendo di formalizzare eventuali proposte.
«Credo sia arrivato il momento – afferma – che, coloro i quali (imprenditori o fondi) ostentano l’intenzione di acquistare il Cosenza calcio, addebitando al mio ingiustificato rifiuto il fallimento delle trattative, si assumano la responsabilità di formalizzare le singole e rispettive offerte sotto il vigile controllo di sindaco e tifosi. Benché sia oggetto di minacce di ogni genere da parte di una piccola frangia del tifo organizzato, io continuo ad avere rispetto per tutti e per i tifosi stessi in particolare. Sono infatti convinto che, se costoro fossero a conoscenza della realtà effettiva, altre sarebbero le loro reazioni, ritenendo superfluo evidenziare gli immani sacrifici economici che tutt’oggi vengono affrontati per il bene della squadra, che è ciò che realmente conta».
Nei giorni scorsi, le sue parole a Telecolor avevano suscitato forte malcontento. Guarascio, parlando dell’assenza del pubblico al “San Vito-Marulla” per la partita Cosenza-Catania, aveva affermato che «sono tutti al mare», minimizzando così la protesta annunciata da tempo dalla tifoseria, che ha ribadito di voler disertare le gare casalinghe fino a quando non cambierà la proprietà. Sempre nell’intervista televisiva, Guarascio aveva parlato delle trattative. «Sono assolutamente disponibile a farmi da parte. Sono nel calcio da 14 anni, ma le interlocuzioni avute finora non ci hanno dato la giusta prospettiva. Servono soggetti affidabili, come ha fatto il Catania, per garantire un futuro importante al Cosenza, tornare in B e programmare il salto in A».
Il comunicato di oggi arriva, dunque, in un momento delicato. La distanza tra società, amministrazione comunale e tifoseria è sempre più evidente. Il sindaco Franz Caruso, dopo un incontro avuto ieri con una rappresentanza della Curva Nord, ha definito quella in corso una «rottura insanabile tra club e comunità rossoblù», dichiarandosi pronto a partecipare a una assemblea pubblica.
Resta ora da capire se alle parole di Guarascio seguiranno sviluppi concreti sul fronte della cessione o se si tratterà solo di un ulteriore sterile capitolo in una situazione che, da tempo, ha bloccato il rilancio del calcio cosentino. (f.v.)

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