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Occhiuto-Tridico, (finalmente) il primo confronto. A Soveria Mannelli focus sulla cultura con qualche scintilla

Al Festival Sciabaca organizzato da Rubbettino i due candidati, intervistati da Verderami, si soffermano anzitutto sul tema del libro e delle biblioteche

Pubblicato il: 20/09/2025 – 15:52
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Occhiuto-Tridico, (finalmente) il primo confronto. A Soveria Mannelli focus sulla cultura con qualche scintilla

SOVERIA MANNELLI Stavolta il confronto – il primo a tutti gli effetti – c’è, tra il candidato presidente della Regione per il centrodestra Roberto Occhiuto e il candidato presidente della Regione per il centrosinistra Pasquale Tridico. A differenza di almeno due precedenti occasioni, tutte “mancate”, questa volta Tridico si è presentato a un faccia a faccia programmato con Occhiuto. Il “miracolo” è avvenuto al Festival Sciabaca di Soveria Mannelli, organizzato dalla Rubbettino, sotto lo sguardo attento del giornalista del Corriere della Sera, il calabrese Francesco Verderami. Stretta di mano e toni cordiali tra i due candidati presidenti al loro arrivo a Soveria Mannelli. Il tema del confronto nell’ambito di Sciabaca è quello della cultura, con particolare attenzione al libro e alle biblioteche: lo promuove l’Aie, l’associazione editori. Ad aprire il dibattito l’editore Florindo Rubbettino, che ha invitato i candidati presidenti a “riflettere su alcuni dati che vedono la Calabria in grande difficoltà” – uno su tutti, il 90% dei Comuni calabresi non ha una libreria – ricordando che “la cultura è a tutti gli effetti una infrastruttura fondamentale” ed evidenziando che “negli ultimi anni ci sono stati miglioramenti ma ancora c’è tanto da fare”.

Scintille sulla cultura

Subito serrato il dibattito tra Occhiuto e Tridico, con le prime “scintille”. Tridico sottolinea che «sono tanti i ritardi in Calabria, anche con riferimento agli operatori, non sempre adeguati laddove ci sono. In Calabria bisogna pianificare e cambiare assolutamente passo, la logica del bando e della competitività di fa progetti non basta, non si arriva nei territori più difficili come San Luca. In alcuni settori servono investimenti diretti parlando con i Comuni, le Università». «Quando c’è una spinta forte dell’investimento pubblico – sostiene Tridico – anche il privato vede le sue possibilità espandersi».
A sua volta Occhiuto osserva: «Nel 2024 abbiamo investito 6 milioni per finanziare 80 biblioteche, poi abbiamo investito sulla cultura nei diversi segmenti, tra cui i parchi letterari. La Regione potrebbe intervenire come il pubblico fa nei servizi universali: ci sono zone interne dove è diseconomico mettere uno sportello dell’Inps ma magari lì si mette perché è un servizio essenziale. Potremmo dunque prevedere una forma di incentivo per gli enti del terzo settore che vorrebbero aprire libreria. In una regione come la Calabria la cultura non può essere solo stratificazione della storia ma essere anche attrattore dello sviluppo».

La “frizione” sulla Grotta del Romito

Momento di frizione tra i due quando Occhiuto cita la Grotta del Romito a Papasidero chiedendo a Tridico «sai dov’è? No… E’ a Papasidero… Non volevo strumentalizzare… ci sono tanti calabresi che non sanno che c’è in Calabria, C’è uno scheletro che viene studiato dalle università americane perché è uno dei più antichi. A Bolzano di un attrattore così hanno fatto un’occasione di grande sviluppo territoriale. Per questo ho destinato oltre 4 milioni per Papasidero perché è singolare che sia così sottoutilizzato. Quindi è chiaro che servono investimenti diretti ma ci sono altre ricchezze in cui la cultura oltre che stratificazione della storia potrebbe diventare un grande attrattore di sviluppo». Immediata la replica di Tridico: «La battura di Occhiuto è quella classica di chi ha fatto per decenni il consigliere regionale mentre io giravo il mondo per studiare…». Controreplica di Occhiuto: «Non capisco questa spocchia…». Poi il governatore attenuta: «Io e Pasquale ci conosciamo da più tempo A me dispiace che in campagna elettorale ci sono toni più accesi». (c. a.)

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