«Sedie inadeguate al Centro per l’impiego di San Giovanni in Fiore». La denuncia di Csa-Cisal
Disposto per i dipendenti anche lo smartworking in attesa della sostituzione delle sedie danneggiate

SAN GIOVANNI IN FIORE «L’ennesimo episodio di gestione inadeguata e disattenzione nei confronti dei lavoratori dei Centri per l’Impiego». La denuncia arriva dal sindacato Csa-Cisal, che il 29 luglio 2024 aveva già formalmente segnalato alla Regione Calabria la condizione di grave degrado delle sedute in uso presso il Centro per l’Impiego di San Giovanni in Fiore, utilizzate sia dal personale sia dall’utenza, evidenziando che molte di esse risultano usurate, non idonee e pericolose sotto il profilo della sicurezza, così come previsto dagli articoli 63 e 64 del D.lgs. 81/2008, dichiara l’organizzazione sindacale. «L’ufficio conta 7 dipendenti e tutte le sedie presenti sono danneggiate. Quelle leggermente migliori non consentono la regolarità in altezza, perché il meccanismo di regolazione è rotto e non mantiene la posizione impostata. Questa condizione compromette gravemente la sicurezza e il benessere dei lavoratori, osserva l’organizzazione sindacale».
I solleciti inviati all’amministrazione
«Le foto documentano in maniera inequivocabile lo stato di degrado delle sedute, ormai consumate e inadeguate, con evidenti rischi sia per il personale sia per i cittadini. Una situazione che non solo compromette il decoro degli ambienti, ma espone lavoratori e utenza a pericoli concreti per la salute e la sicurezza. Nonostante un successivo sollecito inviato l’11 settembre 2024, l’Amministrazione regionale non ha fornito alcuna risposta né comunicato un piano di intervento. Solo dopo la segnalazione della dipendente – che aveva subito una frattura della colonna vertebrale con intervento chirurgico eseguito il 18 giugno 2025 e che era rientrata in servizio il 2 settembre 2025 – l’Amministrazione ha disposto lo smartworking fino alla fornitura della sedia. La stessa lavoratrice era persino costretta a portarsi un cuscino da casa per rendere più tollerabile l’utilizzo della sedia non idonea dal punto di vista ergonomico e della sicurezza».




Lo smartworking
L’organizzazione sindacale sottolinea che «il problema delle sedute non riguarda soltanto la lavoratrice che ha segnalato la questione, ma coinvolge tutti i dipendenti del Centro per l’Impiego, che quotidianamente devono operare con sedie inadeguate e usurate». In una mail del 18 settembre 2024 alla Regione una lavoratrice scrive: «Carissimi, continuo ad avere problemi di salute dovuti alla mancanza di una adeguata sedia, visto il mio delicatissimo intervento: frattura colonna vertebrale. Visto le ripetute richieste nei scorsi mesi, risollecito la richiesta…». La risposta da parte dell’amministrazione: «Gentilissima, visto che la sedia non è ancora stata fornita, la S.V. è collocata in Smartworking fino a quando non perverrà la sedia di che trattasi, che sarà fornita dal Dipartimento di appartenenza». Per il dirigente sindacale Gianluca Tedesco: «La soluzione adottata per la dipendente segnalante rappresenta solo un intervento temporaneo e non risolve il problema generale. Rimane aperta la questione degli altri sei lavoratori dell’ufficio, che continuano a utilizzare sedie inadeguate: si pensa forse di proporre anche a loro lo smartworking come risposta alla mancanza di sedie conformi al D.Lgs. 81/2008?».
Un problema diffuso
«Il problema – continua il sindacato – non riguarda solo i lavoratori. Si tratta di un ufficio che accoglie quotidianamente cittadini, e le condizioni attuali compromettono il decoro e la credibilità dell’Amministrazione pubblica, minando la fiducia dei cittadini nei servizi regionali, osserva l’organizzazione sindacale. L’organizzazione sindacale ritiene che quanto accaduto a San Giovanni in Fiore non sia un episodio isolato, ma rappresenti un problema diffuso negli uffici periferici della Regione Calabria, compresi i Centri per l’Impiego. La mancanza di manutenzione e di attenzione alle condizioni di lavoro e di accoglienza dell’utenza riguarda molti uffici al di fuori della Cittadella regionale, con conseguenze evidenti sia per i lavoratori sia per i cittadini che vi si recano», dichiara l’organizzazione sindacale. Il dirigente sindacale Tedesco chiede con forza «un immediato intervento della Regione, con la sostituzione di tutte le sedute usurate e non conformi con sedie adeguate e rispondenti ai criteri ergonomici previsti dal D.Lgs. 81/2008, a partire da quello di San Giovanni in Fiore, e invita l’Amministrazione a rispettare le più elementari norme in materia di sicurezza e benessere lavorativo». «Non si può parlare di riforma delle politiche attive e di potenziamento dei Centri per l’Impiego se prima non si garantiscono condizioni di lavoro dignitose e adeguate per chi quotidianamente è chiamato a garantire un servizio fondamentale ai cittadini», chiosa l’organizzazione sindacale.
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