Catanzaro senza porto, Pitaro accusa: «Una ferita aperta da 60 anni»
Il candidato attacca le scelte politiche del passato. «Il capoluogo non ha saputo valorizzare il mare». L’impegno con gli “Amici del Porto”

CATANZARO «L’assenza del Porto nel quartiere marinaro della città capoluogo della Calabria è il simbolo più emblematico degli errori politici, nella pianificazione dello sviluppo, di intere classi dirigenti, non ignare dell’importanza del mare per la collettività, ma evidentemente protese a seguire suggestioni di altra natura. Quante promesse, bugie e inganni sul Porto che ancora, dopo 60 anni, a Catanzaro Lido non c’è». È quanto afferma Francesco Pitaro, candidato al Consiglio regionale con la lista Democratici progressisti (Tridico presidente) nel collegio centro.
«Ai tanti politici di quest’area della Calabria – continua Pitaro – che esultano per il Ponte sullo Stretto che fa gola a quella parte del sistema imprenditoriale nazionale abituata a speculare sulla risorse ingannevolmente destinate al Mezzogiorno, suggerisco di concentrarsi su infrastrutture meno costose meno faraoniche e più utili alle nostre comunità.
Invece, a non sottovalutare nessun aspetto della tormentata problematica catanzarese, ma soprattutto a pungolare le istituzioni in tutti questi anni come una sentinella sempre vigile, è stata ed è l’Associazione “Amici del Porto” (portatrice di interessi diffusi e collettivi) e il suo presidente Tonino Russo. Oserei dire che la non realizzazione di questa formidabile infrastruttura portuale, che oggi finalmente dispone di un progetto compiuto e dei relativi finanziamenti, è una delle cause che ha contribuito alla perdita di attrattività del capoluogo della Calabria che, nel tempo, non ha saputo o voluto valorizzare la presenza della risorsa mare per pianificare sviluppo sostenibile e creazione di ricchezza e opportunità. Se Catanzaro rimane un capoluogo invisibile è anche per questa ragione. Conosco gli “Amici del Porto” ormai da anni e insieme abbiamo battagliato più volte. Li ho incontrati per esporre loro quale sarà il mio impegno, se eletto in Consiglio regionale, e per ribadire che, comunque sia, sarò sempre dalla parte del Porto. Una volta finito e messo a valore rappresenterà una grande svolta storica (turistica, economica e sociale) per Catanzaro, il suo hinterland e la Calabria».
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