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Catanzaro senza porto, Pitaro accusa: «Una ferita aperta da 60 anni»

Il candidato attacca le scelte politiche del passato. «Il capoluogo non ha saputo valorizzare il mare». L’impegno con gli “Amici del Porto”

Pubblicato il: 23/09/2025 – 9:38
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Catanzaro senza porto, Pitaro accusa: «Una ferita aperta da 60 anni»

CATANZARO «L’assenza del Porto nel quartiere marinaro della città capoluogo della Calabria è il simbolo più emblematico degli errori politici, nella pianificazione dello sviluppo, di intere classi dirigenti, non ignare dell’importanza del mare per la collettività, ma evidentemente protese a seguire suggestioni di altra natura. Quante promesse, bugie e inganni sul Porto che ancora, dopo 60 anni, a Catanzaro Lido non c’è». È quanto afferma Francesco Pitaro, candidato al Consiglio regionale con la lista Democratici progressisti (Tridico presidente) nel collegio centro.
«Ai tanti politici di quest’area della Calabria – continua Pitaro – che esultano per il Ponte sullo Stretto che fa gola a quella parte del sistema imprenditoriale nazionale abituata a speculare sulla risorse ingannevolmente destinate al Mezzogiorno, suggerisco di concentrarsi su infrastrutture meno costose meno faraoniche e più utili alle nostre comunità.
Invece, a non sottovalutare nessun aspetto della tormentata problematica catanzarese, ma soprattutto a pungolare le istituzioni in tutti questi anni  come una sentinella sempre vigile, è stata ed è l’Associazione “Amici del Porto” (portatrice di interessi diffusi e collettivi) e il suo presidente Tonino Russo. Oserei dire che la non realizzazione di questa formidabile infrastruttura portuale, che oggi finalmente dispone di un progetto compiuto e dei relativi finanziamenti, è una delle cause che ha contribuito alla perdita di attrattività del capoluogo della Calabria che, nel tempo, non ha saputo o voluto valorizzare la presenza della risorsa mare per pianificare sviluppo sostenibile e creazione di ricchezza e opportunità. Se Catanzaro rimane un capoluogo invisibile è anche per questa ragione. Conosco gli “Amici del Porto” ormai da anni e insieme abbiamo battagliato più volte. Li ho incontrati per esporre loro quale sarà il mio impegno, se eletto in Consiglio regionale, e per ribadire che, comunque sia, sarò sempre dalla parte del Porto. Una volta finito e messo a valore rappresenterà una grande svolta storica (turistica, economica e sociale) per Catanzaro, il suo hinterland e la Calabria».

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