Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 9:01
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

questione aeroporti

Abolizione addizionale municipale negli scali calabresi, Lo Moro: «Murone chiarisca»

Il capo dell’opposizione al Comune di Lamezia, dopo le recenti dichiarazioni del Ceo di Ryanair Eddy Wilson, presenta un’interrogazione al sindaco, chiedendo spiegazioni

Pubblicato il: 25/09/2025 – 20:06
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Abolizione addizionale municipale negli scali calabresi, Lo Moro: «Murone chiarisca»

LAMEZIA TERME Qualche giorno fa, Eddy Wilson, Ceo di Ryanair, nell’annunciare nuove rotte da e per i tre scali calabresi di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, aveva sottolineato come la svolta nella campagna di potenziamento degli investimenti della compagnia aerea irlandese in Calabria fosse stata rappresentata «dall’abolizione dell’addizionale municipale ad opera di Occhiuto». Una scelta che però comporta danni economici ai Comuni coinvolti, soprattutto alla “Città della Piana”, in quanto principale scalo regionale. Su questo tema si concentra la critica di Doris Lo Moro, capo dell’opposizione al Comune di Lamezia, che ha presentato un’interrogazione a risposta orale al presidente del Consiglio comunale e al sindaco Mario Murone, ai quali chiede un chiarimento sulla questione.

La premessa di Lo Moro

«In vero – scrive Lo Moro – già con una nota del luglio 2024 la Ryanair aveva commentato con entusiasmo la lungimirante decisione della Regione Calabria di abolire l’addizionale municipale dagli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, a partire dal 1° agosto 2024, sostenendo che l’approccio pragmatico del presidente Roberto Occhiuto sta trasformando la Calabria nella Regione con i costi di accesso più bassi in Italia. Un approfondimento del tema si rende necessario perché si tratta di una tassa (sui diritti di imbarco) nata per ripagare i Comuni dal danno causato dal “rumore degli aerei”. Nel tempo – spiega la consigliera -, della tassa hanno beneficiato anche altri soggetti, in particolare l’INPS cui è devoluto un importo per ogni partenza. Parte significativa della tassa è comunque di competenza dei Comuni aeroportuali. A fronte di una iniziativa regionale (peraltro concretizzatasi in una norma introdotta nella legge di conversione del decreto Coesione 60/2024) sembrerebbe di dover registrare una riduzione delle entrate di soggetti diversi, in primis il Comune di Lamezia Terme che peraltro, all’epoca dell’abolizione della tassa, era in predissesto. La norma in questione – aggiunge – (art. 15 comma 3-bis dl 60/2024 convertito con mod.ni dalla L. 95/2024), infatti, sancisce la non applicabilità nel territorio della regione Calabria dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri sugli aeromobili. La stessa norma prevede che la regione Calabra provveda “a ristorare annualmente i comuni interessati”. Ciò posto -evidenzia Lo Moro -, non è dato sapere se e quanto questo ristoro, che dovrebbe essere stato versato per il 2024 e il 2025 e che sembrerebbe non tener conto del numero dei passeggeri in transito, sia rapportabile all’importo cui i tre Comuni aeroportuali avrebbero avuto diritto con la normativa non più applicabile».

I motivi dell’interrogazione

Nella parte finale dell’interrogazione, Lo Moro spiega le sue ragioni, stilando un lungo elenco: «Interrogo il sindaco per sapere: se l’Amministrazione comunale dell’epoca è stata informata dell’iniziativa del Presidente della Regione Calabria e che ruolo ha eventualmente avuto nella vicenda; a quanto ammonta la riduzione di entrata in favore del Comune di Lamezia Terme, considerato il rilevante numero dei passeggeri in transito e l’entità della tassa che, secondo dati acquisiti informalmente di cui si chiede la verifica, ammontava a 6,5 euro per passeggero in partenza dall’aeroporto di Lamezia Terme; se la riduzione delle entrate tributarie è stata compensata dalla regione Calabria e in che misura; se l’abolizione della tassa ha comportato una riduzione dei costi dei biglietti aerei delle compagnie che utilizzano il nostro aeroporto e in che misura; anche a prescindere dal dato finanziario, se e quali vantaggi sono stati richiesti ed ottenuti per i cittadini del lametino a fronte dell’abolizione di una tassa destinata a ripagare i Comuni aeroportuali dal rumore degli aerei e più in generale dall’inquinamento acustico; se – conclude – non ritiene necessario portare la discussione in Consiglio e prendere posizione a tutela del Comune di Lamezia e della cittadinanza».

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x