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sospetti e soffiate

‘Ndrangheta, la previsione (azzeccata) dei Piromalli sui nuovi arresti. «Un’altra mandata, 170 persone»

È l’ottobre del 2022 quando alcuni appartenenti alla cosca di Gioia Tauro scommettono su un nuovo blitz dei carabinieri, anticipando “Blu Notte” e “Hybris”

Pubblicato il: 25/09/2025 – 6:45
di Giorgio Curcio
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‘Ndrangheta, la previsione (azzeccata) dei Piromalli sui nuovi arresti. «Un’altra mandata, 170 persone»

REGGIO CALABRIA «170, forse ci sono pure loro», «così dicono». No, non è un numero detto a caso ma una previsione, di quelle basate su notizie ottenute in modo ancora tutto da chiarire e quindi non proprio buttata a caso. Il riferimento è, infatti, ad una possibile operazione contro la ‘ndrangheta, una maxi-retata come si definiva un tempo, attesa da soggetti intranei alla cosca Piromalli di Gioia Tauro. Tutti elementi appresi dagli inquirenti della Distrettuale antimafia di Reggio Calabria durante la fase investigativa culminata nel blitz “Res Tauro” che ha portato all’arresto di 26 persone, tra cui soprattutto quello del boss 80enne Pino Piromalli “Facciazza”.

La previsione dei due Zito

Il dialogo d’interesse è quello avvenuto tra Antonio Zito (cl. ’51) e il figlio, Giuseppe (cl. ’81), entrambi arrestati. Altro elemento importante oltre al contenuto è la data: 18 ottobre 2022. Tra poco si capirà il perché. Il 44enne è stato intercettato mentre confidava al padre di aver appreso – da soggetti allo stato non identificati – che a breve ci sarebbe stata un’operazione di polizia che avrebbe riguardato 170 persone. Il dialogo – come riporta il gip nell’ordinanza – all’inizio riguarda la figura del boss Pino Piromalli anche se non lo citano mai mentre Antonio Zito racconta come il boss avesse chiesto il “fiore” a «quello delle macchine». Quest’ultimo, infatti, si sarebbe vantato insieme al figlio poco più che ventenne di aver ereditato «la caratura criminale dallo zio Mimmo» ovvero Domenico Cangemi, conosciuto come “Faccia Ripezzata”, legato da vincoli parentali con appartenenti alla cosca Molè, appena condannato a 15 anni nell’ambito del processo “Malapigna”.



«Forse sono due confidenti!»

«È possibile che in tutto sto bordello loro non c’entravano niente, nessuno dei due?» si chiede Antonio Zito, commentando l’esito della recentissima operazione ribattezzata “Tre Croci”, eseguita il 6 ottobre 2022, quindi solo qualche giorno prima. Blitz che peraltro aveva visto l’arresto di Salvatore Copelli nipote di Pino Piromalli e Salvatore Bagnoli, nipote acquisito di Gioacchino Piromalli (cl. ’34). Giuseppe Zito, come riporta il gip nell’ordinanza, faceva quindi riferimento al fatto che gli inquirenti erano a conoscenza degli affari illeciti di queste persone e che questi sarebbero stati colpiti nella prossima operazione o, meglio, «un’altra mandata». A fornire loro l’informazione una persona di cui veniva fatta menzione ma a voce troppo bassa per essere intercettata.
«(…) perché tutti si fanno di meraviglia… o sono due confidenti!». Il mancato arresto di questi due, padre e figlio, di fatto non sarebbe andato giù a nessuno nell’ambito malavitoso. Al punto di ipotizzare una loro possibile “collaborazione” con le forze dell’ordine, forse come informatori. «(…) ma se erano dalla mattina alla sera con quello… con il figlio di Nuccio…» gli fa eco il figlio, riferendosi Giuseppe Brandimarte (cl. ’71) alias Nuccio e suo figlio Vincenzo. «Dalla mattina alla sera…».

«Un’operazione grossa della Legione»

Ulteriori dettagli – riportati dal gip nell’ordinanza – emergono dal giorno successivo. A parlare questa volta sono Giuseppe Ferraro (cl. ’73) e il sodale Rosario Mazzaferro (cl. ’76). Nel corso della conversazione intercettata, quest’ultimo racconta di una prossima grossa operazione. «(…) c’è un’operazione grossa della Legione pure…», riferendosi evidentemente ad un reparto investigativo dell’Arma dei Carabinieri. «Dice che c’è un’altra operazione…» gli fa eco Ferraro, al quale replica ancora Mazzaferro, con riferimento al boss Piromalli. «State attento Pino, io gliel’ho detto stamattina a lui, “stai attento dove parli… stai attento che si pigliano tutte cose… e uno dice “compro cinque ettari di terra, compro dieci…” (…) si pigliano la libertà, si pigliano tutto e tu sai… che sono 5 anni, 6 anni… Pino è vero che non è la galera di vent’anni fa?».

Operazione blu notte

Blu Notte e Hybris

Dicevamo attenzione alla data, quella del 18 ottobre 2022. Nel giro di pochi mesi, quelli successivi alle conversazioni, sono stati eseguiti effettivamente due blitz da parte dei Carabinieri di Gioia Tauro. Il primo, “Blu Notte”, del 13 dicembre 2022 contro la cosca Bellocco. Il secondo, il 9 marzo 2023, ribattezzato “Hybris” proprio contro la cosca Piromalli. Previsioni, se così di può dire, azzeccatissime. (g.curcio@corrierecal.it)  

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