In massa da Roma alla Calabria. Le Regionali “teatro di guerra” per la politica nazionale
Mobilitazione senza precedenti per i big del centrodestra e del centrosinistra. Il voto calabrese “stress test” degli equilibri politici

LAMEZIA TERME Il voto delle Regionali in Calabria «non è importante per gli equilibri nazionali, ma è importante anzitutto per la Calabria e i calabresi». In almeno due occasioni la leader del Pd Elly Schlein, nelle sue ultime tappe in Calabria per la campagna elettorale, ha espresso questo concetto. Ma i fatti sembrano dire una cosa diversa, e cioè che il voto delle Regionali in Calabria è anche, e forse soprattutto guardando da un’angolazione romana, uno “stress test” per la politica nazionale e per le due coalizioni principali, come del resto è anche normale, considerando che la Calabria è nel novero delle Regioni che vanno alle urne nel range temporale che va da domenica (Marche) a novembre. I fatti dicono questo, e lo dice soprattutto la mobilitazione senza precedenti che i leader nazionali hanno già attuato e attueranno nella prossima settimana, l’ultima prima di dare la parola gli elettori calabresi il 5 e il 6 ottobre. In Calabria si fatto si sposterà praticamente tutto il “circo” politico italiano. Un dispiegamento di forze probabilmente senza precedenti, con i big precettati per il rush finale dei due principali candidati alla presidenza della Regione, il presidente uscente Roberto Occhiuto per il centrodestra e l’europarlamentare M5S Pasquale Tridico per il centrosinistra. Giusto qualche flash, alla luce delle informazioni finora in possesso (l’agenda elettorale infatti è ormai perennemente aperta e suscettibile di aggiunte e aggiornamenti “ad horas”). Il centrodestra schiererà martedì 30 settembre, secondo uno schema collaudato in altre Regioni (buon’ultima le Marche, i propri leader di partito che sono poi anche i vertici di governo, con la premier Giorgia Meloni e i vicepremier Antonio Tajani tutti insieme sul palco a Lamezia con Occhiuto. Lo stesso farà il 3 ottobre il centrosinistra con la chiusura a Corigliano Rossano per Tridico affidata a Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Inoltre fonti del campo progressista riferiscono che la segretaria Pd farà prima anche un’altra tappa calabrese, verosimilmente il 30 settembre (è annunciata a esempio a Crotone) e lo stesso dovrebbero fare gli altri leader del centrosinistra. Quanto al centrodestra, Fratelli d’Italia – giusto per dare l’idea – schiererà nei prossimi giorni due ministri come Andrea Abodi e Francesco Lollobrigida e infine Arianna Meloni, la numero 2 del partito azionista di maggioranza nella maggioranza di governo: è altri apporti “robusti” sono attesi da Forza Italia e Lega. Considerando poi il profilo politico anche nazionale dei due candidati – Occhiuto è vicesegretario di Forza Italia, Tridico è comunque uno dei nomi di punta del M5S – è innegabile che l’importanza di queste Regionali travalichi i confini della Calabria per proiettare i propri effetti a Roma: perché, per quanto magari i leader provino tenere un profilo basso, la casella Calabria è in questa fase una delle caselle su cui si misura la lotta tra centrodestra e centrosinistra, con il centrodestra che vuole mantenere una regione nel proprio carnet e il centrosinistra che vuole strappargliela. (a. c.)
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