Rapimento Sofia Cavoto, accolta la richiesta di abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica per Vespa – VIDEO
Secondo l’accusa, Vespa avrebbe finto per nove mesi di essere incinta e di aver partorito, lo scorso 8 gennaio 2025, quando poi la piccola Sofia era stata sottratta ai genitori

COSENZA A distanza di mesi dal drammatico rapimento della neonata Sofia Cavoto dalla clinica “Sacro Cuore” di Cosenza, Rosa Vespa – accusata di aver portato via la piccola dalla struttura – si sottoporrà al giudizio abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica come disposto dal giudice per le indagini preliminari di Cosenza Letizia Benigno, al termine dell’odierna udienza. Il prossimo 27 ottobre si terrà l’udienza per l’affidamento dell’incarico al perito. La difesa di Vespa si era opposta alla costituzione di parte civile dei nonni della piccola (l’avvocato Giorgio Roccisano rappresenta i nonni materni, l’avvocato Natascha Gardi invece i nonni paterni), ma il giudice ha deciso di ammetterli. La famiglia della madre della piccola si è costituita parte civile tramite gli avvocati Chiara Penna e Paolo Pisani, che saranno affiancati da due consulenti Simonetta Costanzo e Flaminia Bolzan e proporranno una propria consulenza tecnica. Secondo l’accusa, Vespa avrebbe finto per nove mesi di essere incinta e di aver partorito, lo scorso 8 gennaio 2025, quando poi la piccola Sofia era stata sottratta ai genitori.
«Tutto come previsto»
«Siamo soddisfatti per l’ammissione della costituzione di parte civile dei nonni della piccola, nonostante l’opposizione da parte della difesa. Ci siamo opposti alla richiesta di abbreviato condizionato alla perizia perché ritenevamo fosse in contrasto con il principio di economicità processuale, ma soprattutto perché la consulenza del professore Paolo De Pasquali, che conclude per la piena capacità di intendere e di volere, ci sembra non solo completa, ma soprattutto il consulente del pm in quella fase svolge attività di indagine anche e soprattutto a favore in questo contesto specifico dell’indagata, perché all’epoca era a garanzia della signora Vespa l’espletamento di questa consulenza. Ci aspettavamo che fosse ammesso l’abbreviato condizionato alla perizia, noi abbiamo nominato i nostri consulenti già da mesi quindi confermeremo le nomine della dottoressa Flaminia Bolzano e della professoressa Simonetta Costanzo». Così al Corriere della Calabria l’avvocato Chiara Penna, difensore di parte civile insieme al collega Paolo Pisani. (f.b.)
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