Massimiliano Catena, 33 anni fa la tragica scomparsa del calciatore del Cosenza
Un incidente stradale spezzò la vita di uno dei talenti più amati della squadra rossoblù. Aveva 23 anni. Il suo ricordo è ancora vivo nei cuori dei tifosi

COSENZA Il 1° ottobre 1992 perdeva la vita in un tragico incidente stradale Massimiliano Catena, centrocampista del Cosenza Calcio. Aveva solo 23 anni.
Nato a Roma nel 1969, Massimiliano Catena si è distinto fin da giovanissimo come promessa del calcio italiano. Cresciuto nelle giovanili del Torino, la sua carriera prese il via con l’esordio in Serie A nella difficile stagione 1987-88, vestendo la maglia granata in un momento complesso per il club piemontese. Dopo l’esperienza al Torino, Catena si trasferì alla Reggiana, dove riuscì a imporsi come titolare in Serie B, mostrando qualità tecniche e un grande spirito di sacrificio. Ma fu nell’estate del 1990 che la sua carriera prese una nuova svolta importante: l’approdo a Cosenza, in Serie B, per vestire la maglia rossoblù. Sotto la guida di Edy Reja, Catena divenne ben presto un elemento imprescindibile del centrocampo cosentino. La sua energia inesauribile, la corsa incessante e la grinta sul campo gli valsero presto la stima dei tifosi, che lo soprannominarono “Ercolino”, un appellativo che ne sintetizzava la tenacia, nonostante una corporatura non imponente. Il legame con Cosenza fu forte e speciale: in due stagioni, tra campionati di Serie B e Coppa Italia, Catena totalizzò circa 80 presenze e segnò due gol destinati a restare nella memoria. Il primo, realizzato contro il Pescara, arrivò già nella sua stagione di esordio con i rossoblù. Il secondo, forse il più emozionante, fu segnato proprio nell’ultima partita giocata contro la Ternana: un vero e proprio bolide da circa 30 metri, dedicato al padre Monaldo, gravemente malato in quel periodo. Dopo quel gol, Catena corse verso la Curva Sud per celebrare con i tifosi, un gesto che rimase nel cuore di molti.
Quel giorno, terminata la partita, Massimiliano si recò a Roma per stare vicino alla famiglia. Nonostante gli fosse stato concesso il permesso di raggiungere il ritiro della squadra a Taranto, preferì tornare a Cosenza per continuare gli allenamenti. Una scelta che purtroppo si rivelò fatale.
La mattina del 1° ottobre 1992, mentre rientrava verso Cosenza, nei pressi dello svincolo autostradale di Tarsia-Nord, la sua auto uscì di strada e si schiantò contro un guardrail. Era una giornata piovosa e l’incidente si rivelò fatale: Massimiliano Catena morì a soli 23 anni.
La notizia colpì profondamente la città e tutto il mondo rossoblù, che perse uno dei suoi giovani più promettenti, un ragazzo che aveva saputo conquistare cuore e rispetto di tutti. Per non dimenticarlo, la Curva Nord dello Stadio San Vito fu intitolata al suo nome, diventando un luogo simbolo dove il ricordo di Catena rimane vivo tra le emozioni dei tifosi. Oggi anche il Cosenza calcio ha ricordato Catena con un post social. (redazione@corrierecal.it)
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