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Flotilla, chi sono gli italiani fermati

Alle 8 di questa mattina erano 21 le imbarcazioni stoppate e 23 quelle che continuano la navigazione verso Gaza

Pubblicato il: 02/10/2025 – 8:55
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Flotilla, chi sono gli italiani fermati

ROMA Alle 8 di questa mattina erano 21 le imbarcazioni della Flotilla fermate e 23 quelle che continuano la navigazione verso Gaza. In base alle informazioni disponibili sul sito dell’organizzazione, ecco chi sono alcuni degli italiani fermati dalle forze israeliane e su quali barche si trovavano. – ALL INN – Pietro Queirolo Palmas, Antonio La Piccirella e Simone Zambrin. – AURORA – Federico Frasca, Gonzalo Di Pretoro, Irene Soldati, Marco Orefice e Sara Masi – HIO – Lorenzo D’Agostino – JANNOT III – Andrea Sebastiano Tribulato – KARMA – Annalisa Corrado (eurodeputata Pd), Arturo Scotto (deputato del Pd), Margherita Cioppi, Michele Saponara, Paolo Romano, Saverio Tommasi e Romano Notarianni. – MORGANA – Barbara Schiavulli (giornalista), Benedetta Scuderi (europarlamentare Europa Verde), Carlo Alberto Biasoli e Jose Nivoi. – OTARIA – Adriano Veneziani, Alessandro Mantovani, Cesare Tofani, Dario Crippa, Giorgio Patti e Manuel Pietrangeli. – SEULLE – Fabrizio De Luca, Paolo De Montis, Ruggero Zeni e Silvia Severini. – SIRIUS – Nicolas Calabrese.

Tajani: 22 italiani fermati da Israele, stanno tutti bene

“Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione. Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio. Già da questa notte i due Consolati sono in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l’Unità di Crisi, che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni”. Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Camera parlando degli attivisti italiani della Flotilla. Aggiungendo: “Avevo ripetutamente parlato con il Ministro israeliano Sa’ar, chiedendo di evitare azioni aggressive. Sono sollevato dal constatare che le regole di ingaggio siano state rispettate e che fino a questo momento non si registrino atti di violenza o complicazioni nelle operazioni delle forze israeliane. Già da venerdì potrebbero avvenire prime partenze, soprattutto per chi accetterà di lasciare volontariamente Israele. Per chi rifiuterà l’espulsione immediata, sarà necessario attendere il provvedimento di respingimento dell’Autorità giudiziaria israeliana, che potrebbe richiedere 48-72 ore”.

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