Calabria, sanità a due velocità: +41 punti nei Lea, ma 180 mila rinunce alle cure
Nel 2024 la regione ha ricevuto 2.182 euro pro-capite, cifra lievemente superiore alla media nazionale di 2.181 euro

REGGIO CALABRIA In Calabria, nel 2023, il riparto Fondo sanitario nazionale (Fsn) pro-capite in regione è stato pari a 2.091 euro. Il dato è stato diffuso dalla fondazione Gimbe nell’ottavo rapporto sul Servizio sanitario nazionale. Rispetto al 2022 la regione ha registrato un incremento del Fsn pro-capite di 83 euro, superiore alla media nazionale di 71 euro. Nel 2024 la regione ha ricevuto 2.182 euro pro-capite, cifra lievemente superiore alla media nazionale di 2.181 euro. Per quanto riguarda la rinuncia alle prestazioni sanitarie in Calabria, nel 2024 il 10% dei cittadini, oltre 180 mila persone, ha dichiarato di aver rinunciato ad una o più prestazioni sanitarie (media Italia 9,9%) con un incremento di 2,7 punti percentuali rispetto al 2023. Per quanto riguarda l’aspettativa di vita alla nascita, nel 2024 in Calabria si è assestata a 82,3 anni (media nazionale 83,4). Nel 2023, a livello regionale si registrano: 10,2 unità di personale sanitario ogni 1.000 abitanti (media Italia 11,9); 1,84 medici dipendenti ogni 1.000 abitanti (media Italia 1,85); 4 infermieri dipendenti ogni 1.000 abitanti (media Italia 4,7); il rapporto medici-infermieri è pari a 2,18 (media Italia 2,54). In merito alle Case di Comunità in Calabria a fronte di una programmazione complessiva di 63 Case, al 30 giugno 2025, due hanno attivato almeno un servizio e due hanno attivato tutti i servizi obbligatori ma senza la presenza di medici e infermieri (fonte Agenas). Le Centrali operative territoriali: al 30 giugno 2025 il 100% delle Centrali sono pienamente funzionanti e certificate. Sugli Ospedali di comunità, a fronte di una programmazione complessiva di 20 Ospedali, al 30 giugno 2025 nessuno è stato dichiarato attivo dalla Regione. Nel 2023 il punteggio totale degli adempimenti della Regione Calabria ai Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero le prestazioni che il Ssn eroga gratuitamente o tramite il pagamento di un ticket, è di 177 (punteggio max 300). Secondo l’analisi Gimbe la Calabria si posiziona 19.ma tra le Regioni e Province autonome ed è risultata inadempiente secondo il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) con un punteggio insufficiente nell’area dell’assistenza distrettuale). Tuttavia, rispetto al 2022 (anno in cui la Regione è risultata comunque inadempiente), nel 2023 il punteggio totale della Regione è migliorato (+41). In dettaglio, dalla valutazione dei 26 indicatori del Nuovo sistema di garanzia (Nsg), suddivisi in tre aree (prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale ed assistenza ospedaliera), la Regione si colloca: 13ma per l’area della prevenzione; 20ma per l’area distrettuale; 17ma per l’area ospedaliera. Nel 2022, inoltre, si rileva un saldo negativo rilevante della mobilità sanitaria regionale, pari a -304,8 milioni di euro, in aumento di 52,4 milioni di euro rispetto al 2021.
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato