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L’anomalia elettorale

Regionali, cosa rivela il voto calabrese secondo l’Istituto Cattaneo

L’analisi evidenzia dinamiche elettorali atipiche dai flussi da sinistra a destra al successo del centrodestra alla partecipazione più alta se calcolata sui residenti effettivi

Pubblicato il: 08/10/2025 – 13:46
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Regionali, cosa rivela il voto calabrese secondo l’Istituto Cattaneo

Per l’Istituto Cattaneo che come di consueto ha condotto un’approfondita analisi dei dati e dei flussi elettorali all’indomani delle consultazioni, il voto regionale in Calabria presenta caratteristiche peculiari rispetto allo schema osservato nelle altre elezioni regionali e locali svoltesi nel 2024 e 2025.
In Calabria, infatti, il centrodestra ha ottenuto risultati nettamente superiori alle attese, mentre il cosiddetto “campo largo” ha registrato una performance decisamente al di sotto delle aspettative. Un esito che, secondo i ricercatori, non può essere attribuito a fattori contingenti (come i candidati in campo o i temi della campagna elettorale), ma piuttosto a dinamiche strutturali e di lungo periodo dell’elettorato calabrese. Dall’analisi emerge, per esempio, che molti elettori calabresi, orientati alle politiche verso partiti del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, nelle regionali tendono invece a preferire candidati dell’area centrista o privi di una chiara connotazione ideologica, spesso più radicati nel territorio.
Un altro elemento riguarda i flussi elettorali: si registra un travaso netto di voti “da sinistra a destra”, pari a circa cinque punti percentuali sul totale dei voti validi. Questi spostamenti provengono in parte dall’area liberal-democratica (Azione, Italia Viva, +Europa) ed in parte da elettori che nel 2024 avevano scelto il Movimento 5 Stelle. Un’ulteriore particolarità calabrese riguarda l’affluenza. Rispetto alle elezioni politiche del 2022 ed a quelle europee del 2024, in Calabria si è registrato un aumento della partecipazione al voto. Questo dato va però letto alla luce di una specificità demografica: nella regione, circa il 20% degli aventi diritto è residente all’estero, una quota molto più alta rispetto alla media nazionale. Questi elettori possono votare per corrispondenza solo alle elezioni politiche ed europee, mentre per partecipare alle elezioni regionali devono rientrare nel comune di origine, ma nella stragrande maggioranza dei casi, non avviene. Se si considera quindi il tasso di partecipazione alle regionali solo tra i residenti effettivi, cioè tra coloro che hanno realmente la possibilità di recarsi alle urne, l’affluenza supera il 50%, un livello paragonabile a quello registrato negli ultimi anni in diverse regioni del centro-nord. (redazione@corrierecal.it)

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