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La Regione che verrà

Occhiuto studia la prima Giunta: ecco gli assessori sicuri e i “papabili” – NOMI

Già diversi i punti fermi: Gallo e Calabrese nell’esecutivo, Mancuso alla guida del Consiglio. Minenna potrebbe restare. Il “nodo” dei riconteggi

Pubblicato il: 11/10/2025 – 16:20
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Occhiuto studia la prima Giunta: ecco gli assessori sicuri e i “papabili” – NOMI

CATANZARO L’agenda del rieletto presidente della Regione Roberto Occhiuto per l’avvio del suo secondo mandato alla guida della Cittadella è già fitta di trattative, incontri, impegni che si dipanano anche oltre i confini della Calabria. Step importanti per Occhiuto per impostare un percorso da concretizzare tenendo chiaramente conto dei tempi “tecnici” che il momento impone:

La Giunta

Il primo dossier sul tavolo di Occhiuto ovviamente è quello della prima Giunta della nuova legislatura. Secondo quanto riferiscono fonti qualificate, Occhiuto sarebbe intenzionato a procedere senza fretta, dovendo comunque aspettare la proclamazione degli eletti per ufficializzare le proprie scelte (secondo le norme vigenti, dopo la proclamazione il presidente ha tempo 10 giorni per definire la squadra di governo). Del resto, il quadro è ancora indefinito nel senso che sono in corso i necessari riconteggi che – come anticipato ieri dal Corriere della Calabria – potrebbero anche modificare la composizione del Consiglio regionale (a rischio ci sarebbero i due seggi di Noi Moderati) e quindi il “peso” dei partiti. Contatti e interlocuzioni comunque già avviati “sotto traccia” da Occhiuto, che ovviamente approfondirà il dossier Giunta soprattutto con i leader nazionali dei partiti, da Giorgia Meloni con Giovanni Donzelli e Wanda Ferro mobilitati per FdI, da Matteo Salvini e Claudio Durigon per la Lega ad Antonio Tajani per Forza Italia e Maurizio Lupi per Noi Moderati. Come già scritto, la prima Giunta sarà a 7 per poi essere allargata a 9 quando la legge sul numero degli assessori nelle Regioni sotto i due milioni di abitanti sarà completata a Roma e poi accolta nello Statuto regionale. Ci sarebbe anche una ripartizione di massima sulle caselle: tre a Forza Italia, due (con la vicepresidenza) a Fratelli d’Italia, una alla Lega. Criteri da considerare: equilibri territoriali e equilibrio di genere.

I nomi

Al momento in un contesto comprensibilmente ancora “work in progress”, qualche punto fermo c’è già. Intrecciato con il tema della Giunta è quello della presidenza del Consiglio regionale: qui molti analisti danno per scontata la riconferma di Filippo Mancuso (Lega), anche per la “blindatura” di Matteo Salvini, che con Occhiuto è in perfetto asse. Sicuramente in Giunta rientrerà l’assessore regionale uscente all’Agricoltura e ai Trasporti Gianluca Gallo, che ha infranto ogni record in termini di preferenze domenica e lunedì scorsi (del resto Occhiuto l’ha già praticamente “(ri)nominato” in un comizio in campagna elettorale). Con Wanda Ferro destinata a restare nel governo nazionale (la sua candidatura infatti serviva ed è servita a “brandizzare” ancora di più Fratelli d’Italia), un altro punto fermo viene considerato l’assessore regionale uscente ad Ambiente, Lavoro, Turismo, Giovanni Calabrese, la cui attività molto apprezzata nella passata Giunta è stata anche premiata dagli elettori: Calabrese dovrebbe avere anche la vicepresidenza dell’esecutivo. I “bene informati” poi riferiscono che difficilmente Occhiuto si priverà di Marcello Minenna, assessore uscente al Bilancio che il governatore apprezza molto e che tra l’altro gode di relazioni romane importanti, che contano e ben si intrecciano con quelle dello stesso Occhiuto. Fratelli d’Italia potrebbe avere come seconda casella la riconfermata consigliere regionale Luciana Di Francesco. Quanto alla Lega, la postazione in Giunta potrebbe essere assegnata al riconfermato consigliere regionale Giuseppe Mattiani (il più votato nel Carroccio) o a Francesco Sarica, non entrato (almeno finora) in Consiglio regionale ma forte di un risultato elettorale importante anche grazie al supporto robusto di Peppe Scopelliti. Poi, in Giunta sicuramente ci sarà spazio per nomi molto vicini a Occhiuto: e qui tra i “papabili” ci sono Rosaria Succurro e Pasqualina Straface, Emanuele Ionà e Pierluigi Caputo. Ultimo aspetto, le deleghe: per queste ovviamente ci sarà da attendere anche di più rispetto ai nomi (a parte l’agricoltura, che resterà a Gallo) mentre Occhiuto dovrebbe trattenere la sanità anche dopo l’uscita dal commissariamento. (a. cant.)

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