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elezioni 2025 / il colloquio

Principe: «Un governo ombra alla Regione per fare opposizione seria e intanto creare un programma»

Il sindaco di Rende replica a distanza a Incarnato: «Io mi sono impegnato, basta vedere i numeri del centrosinistra nella mia città». Il nodo Policlinico

Pubblicato il: 15/10/2025 – 13:05
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Principe: «Un governo ombra alla Regione per fare opposizione seria e intanto creare un programma»

COSENZA Ricostruire, partendo dai contenuti ma anche dalla forma: Sandro Principe risponde presente all’appello di Mario Oliverio e lancia la proposta di un governo ombra che da un lato “vigili” sulla giunta regionale e dall’altro fissi le priorità nell’ottica di una piattaforma programmatica valida per le prossime sfide.

Il futuro del campo largo

Il sindaco di Rende anzitutto ripete al Corriere della Calabria una battuta rilanciata in più di un’occasione pubblica: «La definizione di “campo largo” non mi è mai piaciuta, non sono un esperto di agricoltura come ho detto in occasione delle ultime elezioni. Ma l’alleanza, secondo me, nelle sue componenti era giusta, nel senso che tutte le culture che potenzialmente sono alternative al centrodestra, hanno fatto una battaglia comune. Naturalmente, costituire in un mese l’alleanza sia pure potenzialmente capace di competere, fare un programma e trovare il candidato presidente ha portato a una sconfitta certa. Eravamo perdenti in partenza. Anche perché Occhiuto – prescindendo dal merito “ha fatto bene, ha fatto male” – certamente ha fatto quattro anni di campagna elettorale. Quindi loro erano pronti con candidature forti e non c’era niente da fare. Naturalmente è giusto partire da dove siamo arrivati adesso, nel senso che quel campo largo che io chiamerei alleanza di centro-sinistra – suona molto meglio – deve restare unito nelle sue componenti, ma deve dire ai cittadini calabresi come vede la Calabria del futuro».

Nella nuova Casa riformista

A poche ore dalla buona affermazione del “cartello” renziano alle Regionali toscane vittoriose per il centrosinistra (doppiata la Lega di Vannacci), il sindaco di Rende parla anche della novità Casa Riformista che pure in Calabria non ha deluso le aspettative, eleggendo nella circoscrizione Nord Filomena Greco: «È stata una bella idea non a caso ripresa a livello nazionale e ha consentito che l’alleanza fosse completa di tutte le alternative possibili, culturalmente e politicamente parlando, al centrodestra, Ma ripeto, bisogna dire alla gente come si vogliono risolvere i problemi delle persone, dalla sanità ai trasporti, il lavoro dei giovani, la pulizia delle città, i rifiuti, come dobbiamo salvaguardare il nostro mare.. Quindi ci vuole un programma serio che non si fa nelle aule di Palazzo Campanella. Perché sono riunioni episodiche, quindi dire l’opposizione non è stata ferma non servirà a niente. Bisogna avere un’opposizione strutturata».
Restando al rapporto con gli alleati all’interno del centrosinistra e nella Casa che ospita anche i socialisti, il sindaco di Rende replica a distanza a Luigi Incarnato, segretario regionale del Psi oltre che stretto collaboratore del sindaco di Cosenza Franz Caruso, che di recente ha lamentato il disimpegno dei sindaci alle ultime elezioni: «Nella mia città al centro-sinistra ha vinto al 58%, abbiamo sperimentato un soggetto nuovo che ha preso più del 12. Forse Incarnato guardava più nei paraggi di casa sua, ma non credo che si riferisse a Rende» ribatte Principe.

Il governo ombra

E rilancia: «La mia proposta è doppia: lavorare su un programma credibile e compiuto che affronti le questioni aperte rispetto ai problemi dei calabresi e poi costituire un governo ombra: quando un assessore esce fuori con una proposta e con un provvedimento – spiega Principe – non può essere lasciato alla “voglia di dichiarare di ognuno”, ci deve essere un riferimento anche per i mass media, ad esempio l’assessore all’agricoltura ombra se è una questione di agricoltura e così via. In questo modo manteniamo ferma l’alleanza, approfondiamo il programma che su alcuni punti deve essere frutto di una sintesi di natura politica, e strutturiamo un’opposizione che sta sul territorio e sui problemi».

Il nuovo Policlinico

«È ormai una storia consolidata. È vero che questi giovanotti dell’opposizione rendese – sorride Principe – mi chiedono una dichiarazione ufficiale, ma io di facoltà di medicina e tutto ciò che questo comporta ne parlo ufficialmente da 30 anni. Ora finalmente è arrivata la facoltà di medicina, che consta di due trienni: il primo dove ci sono una serie di materie, il secondo triennio con le cliniche in ambito universitario. Se poi non si chiamerà più ufficialmente Policlinico ma Azienda ospedaliera universitaria è la stessa cosa, quindi non è un aspetto campanilistico ma è una necessità. Come sindaco di Rende aggiungo che l’università in un futuro molto vicino avrà a disposizione le più grandi infrastrutture possibili perché stiamo lavorando per tutta la viabilità da collegare allo svincolo un nuovo di Settimo che in primavera dovrebbe partire, come i collegamenti con la strutturazione di Santa Maria di Settimo, per cui l’università sarà al centro di un modello infrastrutturale di tipo europeo» conclude Sandro Principe. (EFur)

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