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“rivoluzione” in vista

“Movimenti” ai piani alti della Cittadella. Si profilano “scossoni” nella dirigenza regionale

Tra i primi atti del presidente Occhiuto c’è all’orizzonte la riorganizzazione della macchina burocratica. Ecco cosa potrebbe cambiare. A rischio diverse “teste”

Pubblicato il: 20/10/2025 – 13:50
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“Movimenti” ai piani alti della Cittadella. Si profilano “scossoni” nella dirigenza regionale

CATANZARO Il messaggio (forte e chiaro) ai “grand commis” della Regione è arrivato fin da subito, ai primi di agosto praticamente all’atto delle dimissioni funzionali alla ricandidatura, poi premiata alle urne il 5 e 6 ottobre. «Mi sono dimesso quando ho visto che qui in questo palazzo mi vedevano come un presidente azzoppato, dimezzato, come un ex presidente», ha ripetuto più volte come un “mantra” in campagna elettorale il governatore Roberto Occhiuto evidenziando come alla base della decisione che in estate ha “terremotato” la Cittadella ci sia stato anche il “freno a mano” che alcuni dirigenti avevano tirato, dopo il coinvolgimento del presidente della Giunta nell’inchiesta della Procura di Catanzaro. Il messaggio poi Occhiuto lo ha ribadito, nei giorni scorsi, anche in un reel su Instagram nel quale ha sostanzialmente riferito di essere già pienamente al lavoro «anche se ancora, senza l’atto formale della proclamazione, non posso adottare provvedimenti né nominare direttori generali». Una frase buttata lì che non sarebbe sfuggita ai più attenti osservatori delle vicende della Cittadella, secondo i quali Occhiuto tra i primi dossier metterà mano anzitutto alla riorganizzazione della burocrazia regionale: un new deal che verosimilmente farà saltare qualche “testa” ai vertici dei dipartimenti della Regione. Del resto, Occhiuto, sempre in campagna elettorale, è stato chiaro quando ha ricordato come una delle vicende che l’hanno convinto a dimettersi sia stata quella relativa alla sorte dei mille lavoratori dell’ex call center Abramo e ora impegnati nella digitalizzazione delle cartelle cliniche, uno dei “successi” di cui il governatore si è sempre vantato: «C’era da firmare un trasferimento di cartelle per poche migliaia di euro ma vedevo Pec che si rincorrevano e responsabilità che si rimpallavano». Qualcuno ha fornito una propria lettura delle dichiarazioni del presidente della Regione: “i primi burocrati a rischio potrebbero essere proprio coloro che hanno avuto a che fare con questa pratica”.

La riorganizzazione all’orizzonte

Si vedrà. Intanto, un dato sembra assodato: una volta insediato alla guida della Regione anche formalmente, procederà sicuramente alla rivisitazione della burocrazia e della dirigenza della Regione. “Movimenti” sarebbero già in atto, “fibrillazioni” sarebbero già evidenti, e “scossoni” sarebbero già all’orizzonte. Del resto 4 anni fa fu così, perché Occhiuto come primo atto – il 7 novembre 2021 – firmò il nuovo regolamento per una prima riorganizzazione dei Dipartimenti (tutti i dg e i dirigenti di seconda fascia decaddero mantenendo la reggenza temporanea nei relativi ruoli). L’adozione del regolamento addirittura anticipò di qualche ora la nomina della prima Giunta. Non è escluso che anche stavolta possa essere così. Anche perché in stand by, ma pronta a essere rilanciata, c’è proprio una proposta di riorganizzazione che era attesa in Giunta prima del “terremoto” estivo con il “rompete le righe” deciso da Occhiuto: tra i punti – come peraltro sarebbe persino ovvio – l’automatica decadenza degli incarichi dirigenziali attuali, e un efficientamento della “macchina” amministrativa attraverso accoppiamenti e sdoppiamenti.

La “partita” della sanità

Nei corridoi della Cittadella si dà quasi per scontato che uno di questi sdoppiamenti riguarderà il Dipartimento regionale Tutela della Salute e Welfare, con la sanità da una parte e il welfare dall’altra. Una “partita” legata all’uscita della sanità calabrese dal commissariamento, passaggio che comporterà automaticamente la decadenza di Iole Fantozzi ed Ernesto Esposito dal ruolo di sub commissari: verosimilmente – spiegano fonti della Cittadella – Occhiuto potrebbe assegnare i due proprio alla guida dei due “nuovi” Dipartimenti. L’uscita dal commissariamento in prospettiva potrebbe determinare anche una “rivoluzione” negli assetti del management sanitario nelle aziende, soprattutto se Roberto Occhiuto, una volta liberatosi dalla “catena” della gestione straordinaria, procederà subito alla riforma della governance con le Aziende ospedaliere provinciali che ingloberanno gli ospedali hub e spoke. (a. c.)

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