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la crisi alla provincia

Vibo, il caso L’Andolina spacca la politica: Udc contro Pd, tensioni in Forza Italia

Luciano accusa i dem di trasformismo, mentre Esposito annuncia provvedimenti nei confronti di Giannini. In FI polemica tra Farfaglia e Comito

Pubblicato il: 20/10/2025 – 9:24
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Vibo, il caso L’Andolina spacca la politica: Udc contro Pd, tensioni in Forza Italia

VIBO VALENTIA Corrado L’Andolina regge l’urto e non molla né alla Provincia né in “casa sua”, nel Comune di Zambrone, dove pochi giorni fa è fallito il tentativo di far cadere l’amministrazione da parte di alcuni membri del Consiglio comunale. Nonostante l’intesa tra i partiti, il sindaco si è “salvato” grazie a Marcello Giannini, esponente del Partito democratico che ha rinunciato a firmare il foglio di dimissioni che avrebbe fatto decadere L’Andolina sia da primo cittadino che, di conseguenza, da presidente della provincia. A vuoto, dunque, i tentativi dei partiti di allontanare da Palazzo ex Enel un presidente «sempre più isolato». Non molla la presa, invece, L’Andolina che dalla sua conta gli uomini attorno a sé e procede spedito in attesa delle nuove elezioni del Consiglio provinciale che, assicura, arriveranno presto.

La bagarre tra Udc e Pd: il caso Giannini

Nel frattempo, scoppia la bagarre politica attorno la figura di L’Andolina. È scontro tra il Partito democratico e l’Udc, che con Romano Loielo e Stefano Luciano ha attaccato i dem accusandoli di «trasformismo» e di «sostenere il presidente e sindaco che è stato espressione di Forza Italia sia alla Provincia quanto al Comune di Zambrone». Il riferimento è proprio al consigliere del Pd che ha “salvato” L’Andolina: «Come già accaduto in passato, questo partito dimostra un atteggiamento contraddittorio, che mina la credibilità non solo del Pd stesso ma di tutta la politica locale». Per l’Udc i dem consentono «che Provincia e Comune restino in balia della volontà di un solo eletto, a cui di colpo viene assegnato il potere di decidere le sorti di due enti fondamentali per lo sviluppo del territorio». Piccata la risposta della segretaria provinciale Teresa Esposito, che ha detto di non accettare «lezioni di linearità politica da Stefano Luciano. La sua storia rappresenta, in modo plastico, il trasformismo della politica che ha fatto perdere di credibilità alle istituzioni e alla politica stessa». Rispondendo nel merito, ha rivendicato la «responsabilità e serietà del partito» e annunciato che sono state avviate le procedure interne nei confronti di Giannino «interessando la commissione di garanzia, che quasi sicuramente procederà all’allontanamento dal nostro partito, salvo che non si ravveda in queste ore».

Farfaglia critica i dimissionari, la replica di Comito

Ma il caso L’Andolina provoca polemiche anche all’interno del suo ormai ex partito di riferimento. Pasquale Farfaglia, sindaco di San Gregorio legato a Forza Italia, ha difeso il presidente della provincia sottolineando come la scelta delle dimissioni da parte dei consiglieri provinciali di Forza Italia abbia «favorito di fatto la sinistra che oggi detiene la maggiore quota dei voti ponderati dei consiglieri del Comune capoluogo». Il primo cittadino ha parlato di dichiarazioni «fuori luogo» dei suoi compagni di partito e di «un attacco all’uomo» nei confronti di L’Andolina, che ha invece amministrato «tenendo la barra dritta in un ente che proviene dagli anni bui del dissesto». Immediata la risposta del coordinatore cittadino azzurro Michele Comito che ha giustificato quella delle dimissioni come «una scelta sofferta e lucida, maturata dopo mesi di disagio, emarginazione e mancanza di ascolto». L’ex consigliere regionale definisce «gravi» le dichiarazioni di Farfaglia, che dimostrano «una totale assenza di sensibilità verso il malessere vissuto da chi ha servito con serietà e dignità». Alla base della sua difesa nei confronti di L’Andolina, aggiunge Comito, ci sarebbe un «rapporto personale e utilitaristico, come emerso nelle ultime elezioni regionali». Di conseguenza, chiude Comito, «Forza Italia non può accettare che la dignità dei propri rappresentanti venga calpestata o strumentalizzata». (ma.ru.)

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