Castrovillari, appello al sindaco Lo Polito: «Stabilizzare i Tis è un atto di giustizia sociale»
L’avvocato Riccardo Rosa di Noi Moderati scrive al primo cittadino Domenico Lo Polito: «Decine di lavoratori rischiano di restare senza reddito»

CASTROVILLARI Un appello accorato arriva sulle scrivanie di Palazzo Gallo: è quello firmato dall’avvocato Riccardo Rosa, segretario provinciale di Noi Moderati Cosenza, che in una lettera indirizzata al sindaco Domenico Lo Polito chiede un intervento urgente per la stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (Tis) impiegati nel Comune di Castrovillari.
Nel testo della missiva, datata 20 ottobre 2025, Rosa abbandona il linguaggio della burocrazia per adottare un tono umano e diretto: «Dietro la sigla “Tis” non ci sono numeri, ma persone, famiglie, cittadini di Castrovillari che da anni prestano servizio con dedizione e che ora vivono nell’angoscia».
Una preoccupazione condivisa da molti, poiché il mese di novembre segnerà la scadenza dei tirocini e, con essa, la possibilità concreta che decine di lavoratori restino senza sostegno economico né prospettive occupazionali. Rosa ricorda che la Regione Calabria ha già messo a disposizione 54.000 euro per ogni tirocinante stabilizzato a tempo indeterminato, fondi che andrebbero direttamente a sostenere gli enti locali nelle assunzioni, anche in forma part-time. Inoltre, la Regione ha attivato una piattaforma digitale per semplificare le procedure e accelerare l’avvio delle selezioni.
«La Regione ci ha dato gli strumenti e i fondi. Ora la responsabilità è nostra come Comunità», scrive l’avvocato, invitando il primo cittadino a farsi carico «personalmente di questa battaglia di civiltà» e ad attivare «con la massima urgenza» tutte le procedure necessarie alla stabilizzazione.
Un passaggio, quello della stabilizzazione, che Rosa definisce «non solo un atto amministrativo, ma un atto di giustizia sociale», richiamando il valore morale e civile del lavoro come diritto fondamentale e come garanzia di dignità per ogni cittadino.
La lettera si chiude con un invito al dialogo e alla collaborazione: «Confido nella Sua sensibilità di primo cittadino e nella Sua volontà politica di non lasciare indietro nessuno».
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