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Consumo del suolo, la Calabria un modello virtuoso: nel 2024 incrementi minimi

Dati che si fermano al 5,10% rispetto alla media nazionale del 16. Il report Ispra-Snpa posiziona la Calabria tra le regioni che incidono di meno

Pubblicato il: 24/10/2025 – 17:59
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Consumo del suolo, la Calabria un modello virtuoso: nel 2024 incrementi minimi

CATANZARO Incrementi minimi per il consumo di suolo in Calabria: nel 2024 i dati si attestano al 5,10% della superficie totale, corrispondente a 2640 km², inferiore rispetto alla media nazionale del 16%. Lo registra il rapporto Ispra-Snpa “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”. Nel quadro nazionale, la Calabria conferma una delle incidenze di consumo di suolo più basse d’Italia, grazie a un elevato indice di naturalità territoriale e a una rete estesa di aree protette e Siti Natura 2000 che coprono oltre il 37% del territorio regionale. La presenza di tre Parchi Nazionali (Aspromonte, Sila e Pollino) e di numerose Riserve Regionali e Oasi WWF contribuisce alla conservazione di ecosistemi ad alto valore ecologico e paesaggistico, che rappresentano una barriera naturale all’artificializzazione e un volano di rigenerazione ambientale.

Gli interventi della Regione

La Regione ha avviato negli ultimi anni progetti di rigenerazione urbana e territoriale che integrano la tutela della biodiversità con il riuso sostenibile del suolo, in particolare attraverso iniziative finanziate dal Pnrr M2C4 e dai fondi Por-Fesr 2021-2027. L’Arpacal, in sinergia con il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), ha rafforzato le attività di monitoraggio territoriale e di mappatura delle aree a maggiore naturalità, con focus sulle fasce costiere e sulle zone interne soggette a spopolamento, dove si stanno sperimentando modelli di rinaturalizzazione e recupero del patrimonio rurale abbandonato.

Non fermare lo sviluppo, ma orientarlo verso la qualità ambientale

L’analisi dei dati sul monitoraggio del consumo di suolo e dei servizi eco sistemici, in Calabria, rafforzano il messaggio del Rapporto ISPRA-SNPA 2025: «Contrastare il consumo di suolo non significa fermare lo sviluppo, ma orientarlo verso la rigenerazione e la qualità ambientale». Invertire la rotta è possibile sull’esempio di esperienze di rigenerazione e rinaturalizzazione. Insieme al rapporto anche l’EcoAtlante di Ispra: mappe interattive e scaricabili che consentono di osservare le trasformazioni del territorio e personalizzare le informazioni in base alle esigenze.

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