Over e rigori inventati, truccate tre partite delle giovanili. Il “sistema” dell’arbitro Catanoso: «Il bomber sta arrivando»
Intascati fino a 10mila euro per un match. I primi sospetti da Benevento-Cesena (Primavera 2)

REGGIO CALABRIA È da un flusso anomalo di scommesse che ha preso avvio l’inchiesta che, nella giornata di oggi, ha portato all’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di cinque persone, accusate a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.
È Luigi Catanoso, arbitro della sezione AIA di Reggio Calabria, il principale indagato nell’inchiesta “Penalty”, già sospeso dagli organi di giustizia sportiva che avevano accertato le prime irregolarità, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, che ha portato alla scoperta di un presunto sistema di frode sportiva in grado di alterare risultati di partite dei campionati giovanili nazionali. Insieme a lui figurano, tra gli altri, due imprenditori toscani, Giampiero Reale, Tommaso Reale, padre e figlio, titolari di un’agenzia di scommesse di Sesto Fiorentino, individuati dagli inquirenti come finanziatori del giro corruttivo. Agli arresti domiciliari anche Giancarlo Leone Fiumanò e Lorenzo Santoro secondo quanto disposto dal gip del Tribunale di Reggio Calabria Andrea Iacovelli.
I sospetti su Benevento-Cesena (Primavera 2)
Tutto è partito il 30 gennaio 2024, quando – come si legge negli atti – è pervenuta da apparati del Ministero dell’Interno una segnalazione redatta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, relativa a un flusso anomalo di scommesse sull’incontro di calcio Benevento – Cesena (Primavera 2) disputato il 13 gennaio 2024 e terminato 3-2. Numerosi rigori, spesso inesistenti, concessi per garantire il verificarsi del pronostico “over” alle scommesse, e espulsioni senza una reale motivazione per condizionare il risultato a favore delle squadre più deboli garantivano introiti permettevano introiti più elevati. Era questo, secondo la Procura di Reggio Calabria, il modus operandi dell’associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva smantellata oggi dai carabinieri del Comando provinciale reggino e dai finanzieri del Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma che hanno spiegato i dettagli nel corso della conferenza stampa in Tribunale al Cedir.

Diecimila euro a incontro
Secondo l’accusa, Catanoso avrebbe avvicinato e corrotto altri direttori di gara, con somme che, in alcuni casi, potevano raggiungere i 10mila euro a incontro, al fine di ottenere risultati favorevoli alle scommesse “mirate” piazzate dai membri del sodalizio. Il meccanismo puntava soprattutto al verificarsi del pronostico “over”, ottenuto attraverso l’assegnazione di rigori inesistenti, espulsioni prive di fondamento o favorendo la squadra che garantiva le vincite più elevate. A sostenere finanziariamente il sistema sarebbero stati due imprenditori toscani, padre e figlio, titolari di un centro scommesse a Sesto Fiorentino. La loro agenzia sarebbe stata utilizzata anche per convogliare giocate significative sulle partite oggetto di manipolazione. È stato inoltre accertato che il sodalizio spesso investiva il proprio denaro relativo al calcio scommesse su siti esteri non autorizzati nell’Unione Europea, non soggetti ai controlli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, così da rendere meno tracciabili i flussi di denaro.
La partite truccate
Le partite direttamente coinvolte nell’indagine sono Benevento–Cesena (Primavera), Hellas Verona–Cagliari (Under 19) e Sassuolo–Verona (Under 19). Un tentativo non riuscito è stato documentato nella gara Empoli–Lazio (Primavera). Nel corso della conferenza stampa, il procuratore della Repubblica Giuseppe Borrelli ha spiegato: «Abbiamo ritenuto di chiedere una misura cautelare per un presunto fenomeno di illeciti sportivi, più che di illeciti sportivi, di vere e proprie frodi sportive, perché, dalle attività svolte, non è emerso il diretto coinvolgimento di calciatori. L’oggetto dell’indagine è costituito da un’associazione promossa da un arbitro, che aveva un programma criminoso finalizzato ad alterare i risultati di alcune partite, in particolare dei settori giovanili, ma che stava programmando di espandere i propri interessi anche ai campionati professionistici. Il programma criminoso era quello di alterare i risultati delle partite allo scopo di realizzare profitti attraverso le scommesse sportive».
Il bomber sta arrivando
Decisiva, nella ricostruzione del disegno criminale, una intercettazione ambientale del 13 settembre 2024, nella quale Catanoso e uno dei finanziatori discutono dell’obiettivo di entrare nei campionati maggiori: Catanoso Luigi: ho iniziato ad arbitrare … eccellenza … Reale Giampiero: come in eccellenza? Catanoso Luigi: eh sì perché ora … Reale Giampiero: ti fanno arbitrare? Catanoso Luigi: sì eccellenza e promozione faccio … In Calabria … Reale Giampiero: lo puoi fare quindi? Catanoso Luigi: l’anno prossimo farò il corso per fare l’assistente in serie A… Può essere che ricambia tutto Reale Giampiero: cioè? Catanoso Luigi: che vado in serie A come guardalinee… Serie B e Serie A … Reale Giampiero: niente… se fai il guardalinee? Catanoso Luigi: eh? Reale Giampiero: .. inc… Catanoso Luigi: eh vabbè qualche cosa facciamo… poi vediamo nin ti preoccupare. Reale Giampiero: più che altro rimani nel giro. Catanoso Luigi: esatto. Nel giro e poi abbiamo anche altre cose… La cintura è attaccata sì? Oggi ci si diverte. Il bomber sta arrivando… Era a Bologna, vi siete sentiti, sì? Reale Giampiero: sì me l’ha detto. (redazione@corrierecal.it)
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