Allarme racket a Lamezia, la risposta del sindaco Murone: «Stiamo rafforzando la sorveglianza, ma dobbiamo reagire tutti»
Il primo cittadino al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: «Un consiglio comunale aperto a tutti». Il 28 novembre la firma di un protocollo

CATANZARO «Il primo punto positivo è che il Prefetto e il Questore hanno con immediatezza ricevuto le nostre richieste e hanno risposto in maniera puntuale. Non c’è alcun dubbio sull’interessamento delle forze di polizia per quello che sta avvenendo. La situazione, naturalmente, va monitorata perché dobbiamo reagire e dobbiamo farlo tutti: la politica, le forze dell’ordine, ma soprattutto deve reagire la cittadinanza». Così il sindaco di Lamezia Terme, Mario Murone, convocato oggi nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, a Catanzaro. L’occasione per fare il punto dopo gli allarmanti episodi che hanno interessato proprio la città della Piana: due ordigni fatti esplodere nella notte tra domenica e lunedì davanti ad altrettanti negozi, uno dei quali davanti ad un negozio di ottica sul centralissimo corso Nicotera. Qualche notte prima, invece, un ordigno rudimentale era stato collocato all’ingresso di un negozio di abbigliamento in via XX Settembre. Di pochi giorni fa, invece, l’esplosione in via Miceli contro una rivendita in franchising di prodotti per l’igiene.

Episodi inquietanti che, a Lamezia Terme, hanno fatto salire l’allerta e gettato un’ombra che torna del passato sulla città della Piana. Secondo il sindaco lametino è necessario, innanzitutto, «capire che questi fenomeni, oltre a toccare direttamente gli imprenditori che vengono interessati dalle minacce, toccano l’economia lametina e quindi incidono sulle prospettive di miglioramento delle condizioni sociali, e noi anche sotto questo profilo, dobbiamo insistere per evitare che si vada avanti e si danneggi l’immagine di una città che stiamo tutti costruendo».
«Stiamo adeguando la sorveglianza»
Oltre all’aspetto investigativo, c’è anche quello politico-istituzionale. E per il sindaco Murone «stiamo insistendo perché si migliorino le condizioni di sorveglianza della città, abbiamo avviato una ristrutturazione completa delle telecamere di sorveglianza, ci siamo, la stiamo quasi completando, ci sono ancora alcuni dispositivi che devono essere messi in ordine perché purtroppo ci sono state delle carenze anche economiche su questo profilo». E questa, per il sindaco, è la risposta più immediata che è possibile dare. «Dobbiamo lasciare fare alle forze dell’ordine il resto, soprattutto a chi fa le investigazioni perché si devono individuare e punire i colpevoli».
Il tema sicurezza e legalità, alla luce degli inquietanti episodi, sarà trattato nel prossimo consiglio comunale. «Abbiamo intenzione di fare un consiglio comunale aperto dove ognuno potrà portare le proprie idee, le proprie iniziative perché, ripeto, la risposta deve essere corale». (g.curcio@corrierecal.it)
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