Tutto pronto per il debutto a Palazzo Campanella
La XIII legislatura prende forma con la convocazione del Consiglio regionale e la prima riunione della Giunta. Con il ritorno alla politica in presenza, Occhiuto è pronto a fare il suo secondo mandato

A Reggio Calabria, Palazzo Campanella si prepara a riaprire le porte dell’Aula per l’avvio della XIII legislatura. Dopo la proclamazione degli eletti, la Regione si avvicina alla seduta di insediamento che segnerà il ritorno della politica in presenza negli scranni e l’avvio ufficiale del nuovo ciclo istituzionale.
La data non è stata ancora resa pubblica, ma i tempi sono scritti con precisione nello Statuto della Regione Calabria. L’articolo 19 stabilisce che il Consiglio debba riunirsi entro il primo giorno non festivo della terza settimana successiva alla proclamazione degli eletti, su convocazione del Presidente del Consiglio uscente (Filippo Mancuso adesso chiamato al nuovo ruolo di vice presidente della Giunta con competenze di indirizzo politico in materia di lavori pubblici, urbanistica, difesa del suolo e politiche della casa). Un passaggio chiave, questo, che riguarda la convocazione della prima seduta: poiché i gruppi consiliari non sono ancora formalmente costituiti e la Conferenza dei Capigruppo non è quindi operativa, la data dell’insediamento viene fissata secondo quanto stabilisce lo Statuto.
E, se questa convocazione non arrivasse, il Consiglio si riunirebbe comunque, di diritto, la settimana seguente. Ma da quanto si apprende, non si intende attendere fino all’ultimo momento, ormai gli accordi sono stati trovati ed entro la prossima settimana dovrebbe esserci quindi la prima seduta: la comunicazione dovrebbe arrivare a brevissimo. Anche perché l’altra metà della macchina istituzionale si muove già. È infatti già fissata la prima riunione della Giunta regionale, che si terrà giovedì 6 novembre. La seduta si svolgerà alla Cittadella regionale di Catanzaro, dove ha sede il governo della Regione.
Una distinzione tra Consiglio a Reggio Calabria e Giunta a Catanzaro, nota e strutturale nella geografia istituzionale calabrese, che tornerà visibile proprio in queste ore: da un lato l’Assemblea che si insedia e avvia il confronto politico, dall’altro l’Esecutivo che si prepara a definire deleghe e prime linee d’azione.
La riunione del 6 novembre rappresenterà quindi il momento in cui la nuova Giunta entrerà formalmente in attività, dando il via all’attuazione del programma di governo.
Dunque, c’è grande attesa per il “primo giorno”. Lo scorso avvio di legislatura a Palazzo Campanella, nel 2021, fu tutt’altra scena: l’emiciclo era segnato da mascherine, distanziamento e accessi contingentati, un clima ancora appesantito dall’emergenza sanitaria da Covid 19. Fu una cerimonia sobria, quasi trattenuta. Questa volta, invece, l’atmosfera sarà sicuramente più distesa, con la Calabria che entra in questa fase con una guida già definita: sarà infatti la seconda legislatura consecutiva di Roberto Occhiuto alla presidenza della Regione.
La seduta si aprirà con la convalida degli eletti: saranno 30 i consiglieri regionali che prenderanno posto in Aula, ai quali si aggiungerà il presidente della Regione, che siede nel Consiglio di diritto. In totale, l’Assemblea sarà composta da 31 membri. La prima seduta verrà, quindi, presieduta dal consigliere, che tra i presenti, è il più anziano di età. I due consiglieri più giovani svolgono le funzioni di segretari.
Sarà lui a guidare l’Aula fino all’elezione del nuovo presidente del Consiglio regionale (che secondo quanto reso noto in base agli accordi tra le forze di maggioranza dovrebbe andare al reggino Salvatore Cirillo, di Forza Italia), primo atto politico effettivo della legislatura.
Secondo quanto previsto dallo statuto ci sarà il voto a scrutinio segreto, carico di equilibrio politico e messaggi indiretti. Nelle prime due votazioni servirà la maggioranza qualificata dei due terzi; se non si raggiungerà, si andrà a una terza votazione con maggioranza semplice. Eventuale ballottaggio finale: a parità di voti, prevarrà il consigliere più anziano. Ma come detto, c’è già l’accordo, quindi, già al primo scrutinio dovrebbe arrivare il nome del nuovo presidente del Consiglio regione della Calabria.
A seguire sarà composto l’Ufficio di Presidenza, con due vicepresidenti e due segretari-questori. Qui la rappresentanza delle opposizioni è garantita: non una concessione, ma un principio.
Solo dopo prenderanno forma i gruppi consiliari e le commissioni permanenti, il luogo dove i testi si scrivono, si cambiano, si limano, si discutono. Dove la politica diventa legge.
Con l’Aula che si appresta a insediarsi e l’Esecutivo già convocato, la XIII legislatura è pronta a prendere forma. Ora l’attenzione è sulle prime scelte politiche che segneranno l’impronta del nuovo quinquennio. (redazione@corrierecal.it)
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