La Cisl lancia da Pizzo un messaggio di pace: «Nessuna guerra è inevitabile» – FOTO
All’Istituto Nautico arriva la Maratona per la Pace del sindacato. Il segretario regionale: «Promuovere il dialogo». Presente anche don Giacomo Panizza

PIZZO Si è svolta stamattina nell’aula magna dell’Istituto Nautico di Pizzo la tappa calabrese della Maratona per la Pace, la campagna sociale promossa in tutta Italia dalla Cisl. Un insieme di incontri per promuovere la solidarietà, la giustizia e dire no alle guerre, in un periodo in cui la politica internazionale è alle prese con un aumento di conflitti sempre più violenti e sempre più vicini a noi. Il ciclo di iniziative della Cisl si concluderà il prossimo 15 novembre con un’assemblea nazionale, dopo le tappe in tutte le regioni italiane. Ad aprire il convegno, moderato dal giornalista del Corriere della Calabria Danilo Monteleone, il segretario regionale della Cisl Giuseppe Lavia, dopo i saluti del sindaco di Pizzo Sergio Pititto e del dirigente scolastico Giuseppe Sangeniti.


«Promuovere i negoziati e il dialogo»
«La Maratona della Pace – spiega Lavia a margine dell’evento – è una catena di iniziative che la Cisl sta realizzando in tutt’Italia. Con gli studenti del Nautico ci confrontiamo sui temi della pace e del dialogo fra i popoli, partendo da un presupposto: i conflitti sono evitabili e soprattutto bisogna promuovere i negoziati e il dialogo fra i popoli». Per la ricerca della pace sono fondamentali, aggiunge il segretario della Cisl, «valori come la solidarietà e la giustizia, indispensabile per debellare le cause dei conflitti». Lavia riprende le parole di Papa Leone, per «l’urgenza di una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante» contro l’aumento dei conflitti, «oltre 60 nel mondo, tra cui quello russo ucraino con cui è stato raggiungo il cuore dell’Europa. Ma in tanti teatri, vecchi e nuovi, si consumano immani tragedie. Al rumore delle armi noi opponiamo il dialogo fra i popoli».
Un messaggi di pace dalla Calabria
Il segretario Cisl cita le guerre in Sudan, Camerun, Nigeria e Ghana, in Birmania e i conflitti in Siria e a Yemen. Ma, soprattutto, a Gaza, dove «le immagini di distruzione, di bambini affamati, di morti e macerie, l’uccisione di migliaia di civili e i bombardamenti a tappeto abbiano toccato nel profondo del nostro cuore ognuno di noi». «Sembra di entrare in un’era di frammentazione del potere globale, dove le istituzioni perdono influenza, i conflitti si moltiplicano e a pagarne le conseguenze sono sempre i più vulnerabili. L’Europa ad oggi fa fatica ad essere costruttore di pace. Dalla Calabria noi lanciamo il messaggio che nessuna guerra è inevitabile, ma si può sempre trovare una via di dialogo e la dignità umana deve restare il fondamento di ogni futuro possibile».


La testimonianza di don Giacomo Panizza
Toccanti le testimonianze di Pyliuschenko Liudmila, cittadina ucraina che ha vissuto il conflitto, e di Ahmed Faghi Elmi, presidente di Anolf FVG. Hanno risposto alle domande degli studenti anche Enzo Porpiglia, coordinatore emergenze Medici Senza Frontiere, don Domenico Muscari e don Giacomo Panizza. Il fondatore di Comunità Progetto Sud, proprio qualche settimana fa si è ritrovato sotto un bombardamento russo mentre era in missione in Ucraina. «È importante parlare di pace, soprattutto nelle scuole e far capire che è importante soprattutto praticarla. Servono operatori di pace, non chi fa battibecchi o chi dice di non fare la guerra e poi la fa e la chiama con un altro nome». Anche il sindaco Sergio Pititto si unisce all’appello sulla fine di ogni conflitto, aggiungendo che ad oggi c’è anche necessità di avere «più giustizia, più dialogo anche fra le persone e le comunità. Noi conosciamo i valori della Cisl ed è un bene che questi temi tornino al centro dell’attenzione».
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato