Lamezia, correzione di bilancio e tempi dimezzati: 12 milioni di euro da ripianare entro il 2027
Il sindaco Murone: «Tenuto conto dei rilievi della Corte dei Conti». L’assessore Bifano: «Bilancio appesantito ma siamo responsabili, seri e pronti a metterci le mani»

LAMEZIA TERME Una convocazione lampo per presentare alcune importanti novità in termini di «correzioni del bilancio» e le motivazioni ma, soprattutto, le eventuali (e inevitabili) ricadute che avranno sulle attività del Comune, anche in vista delle festività natalizie. Tocca al sindaco di Lamezia Terme Mario Murone illustrare in conferenza stampa le misure della sua Giunta – da presentare poi in Consiglio – alla luce dell’intervento della Corte dei Conti del 14 ottobre del 2025.
Coprire quasi 12 milioni di euro
Tradotto – è il caso di dire – in soldoni, superando tecnicismi vari: la Giunta Murone ha dovuto fare una prima operazione finanziaria che, spiega lo stesso primo cittadino, «ci ha portato a dover ripianare un debito di 7.600.000 euro in tre anni anziché in sei, il che vuol dire che abbiamo dovuto raddoppiare la cifra messa a disposizione come passività», semplificando ancora i termini. Successivamente «abbiamo dovuto tenere conto dei rilievi della Corte dei Conti per quasi un milione di euro con riferimento al 2023 e per 3,2 milioni con riferimento al 2024» quindi «dobbiamo ripianare entro il 2025, 983.000 euro mentre i 3.200.000 li dovremo ripianare nell’esercizio finanziario 2025, 2026, 2027» da aggiungersi ai 6 iniziali, questo è il totale ovvero 12 milioni. Resta fuori il debito RSU (rifiuti solidi urbani) che poi vedremo quale sarà».
Bifano: «Non vogliamo rinunciare alle assunzioni e gravare sui cittadini»
Dunque, il Comune di Lamezia deve ripianare, entro il 2025, 893.000 euro di disavanzo nel 2025. Come? «Come si fa in tutte le case, con le economie che per quest’anno abbiamo trovato e reperito e anche prevedere il ripiano di circa 3 milioni e mezzo negli anni 26 e 27», spiega l’assessore al Bilancio del Comune di Lamezia, Giulia Bifano. E «come lo facciamo? Cercando di gravare il meno possibile sui cittadini, sui servizi e soprattutto sulle assunzioni a cui teniamo moltissimo. E dunque puntando sull’alienazione del patrimonio immobiliare, su un maggior impegno e prevedendo minori spese, nel prossimo futuro, per l’acqua del campo di Scordovillo perché crediamo nel progetto che si sta portando avanti di bonifica e poi ancora una volta con qualche risparmio di spesa».
L’assessore ammette che l’indebitamento dell’Ente «è fortissimo, abbiamo un bilancio appesantito ma siamo responsabili, seri e pronti a metterci le mani e a lavorare con serietà, come stiamo facendo». (Gi.Cu.)
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