Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

da un talk

Sanità, la sorpresa di “Con-fronti “: Irto e Scopelliti trovano un terreno comune 

Dura denuncia dei dati sulla spesa sanitaria: «Con risorse adeguate il Sud non sarebbe più costretto ai viaggi della speranza»

Pubblicato il: 14/11/2025 – 14:28
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Sanità, la sorpresa di “Con-fronti “: Irto e Scopelliti trovano un terreno comune 

Sul piccolo set di “Florense Tv”, l’emittente web di San Giovanni in Fiore che da settimane ospita il programma di approfondimento “Con-fronti”, è andata in onda una scena che in Calabria non si vedeva da tempo. Senza scontri e rumore, due figure politiche agli antipodi, Nicola Irto e Giuseppe Scopelliti si sono confrontate in diretta sulla questione più urgente della regione, la sanità pubblica. E nei loro ragionamenti hanno poi trovato un punto comune sull’insufficienza, rispetto ai bisogni di cure nel territorio, delle risorse che la Regione Calabria riceve dal Fondo sanitario nazionale. Ideato e condotto dal giornalista Emiliano Morrone, “Con-fronti” è parso un laboratorio di linguaggio civile, un raro spazio televisivo in cui il valore della parola sostituisce la suggestione del ruolo pubblico e il confronto prevale sullo scontro, tipico della comunicazione politica attuale.

Il confronto

La puntata del 13 novembre, trasmessa sui canali social dell’emittente locale, ha visto una convergenza inaspettata tra i due esponenti politici, Irto del Pd e Scopelliti del centrodestra, rispetto alla necessità di una modifica dei criteri di ripartizione del Fondo sanitario nazionale, che da oltre 25 anni penalizzano le regioni del Sud a causa della maggiore incidenza di giovani sul totale della popolazione. Dunque, da visioni politiche distanti è emersa una convinzione condivisa: l’esigenza di una battaglia unitaria per avere in Calabria una sanità efficace ed efficiente. Il medico Giacinto Nanci ha portato in trasmissione i numeri ufficiali del Sistema statistico nazionale, che descrivono un divario abissale. Tra il 2000 e il 2018, infatti, la Calabria ha speso in media 1.614 euro per abitante, contro i 2.217 della Lombardia, con una differenza di 603 euro pro capite all’anno. «Se la Calabria avesse avuto la stessa quota della Lombardia – ha spiegato il professionista – avrebbe potuto contare su circa un miliardo e 150 milioni di euro in più ogni anno, per un totale di oltre 20 miliardi in 18 anni». «Con quelle risorse – ha ironizzato Nanci – avremmo potuto creare centri di eccellenza per fermare i viaggi della speranza e perfino uno per studiare la fisiopatologia del canto del grillo». Il medico Tullio Laino ha illustrato una proposta di legge per rilanciare la sanità delle aree montane che contempla una nuova, unica azienda ospedaliera per gestire gli ospedali di Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria Mannelli, come la loro riconfigurazione quali spoke, ossia presìdi ben più attrezzati degli attuali. Irto, senatore e segretario del Pd calabrese, ha definito la proposta «intelligente» e «capace di offrire una visione utile alla sanità dei territori», auspicandone un esame ampio e condiviso. Nel corso della trasmissione, il parlamentare ha poi rivolto un appello al presidente della Regione e commissario alla Sanità Roberto Occhiuto, chiedendo che «usi i suoi poteri molto forti perché l’Asp di Cosenza chiarisca che cosa è accaduto il 4 gennaio 2025, quando morì Serafino Congi». Da parte sua, Scopelliti ha rivendicato i risultati della propria gestione commissariale della Sanità, che aveva quasi condotto la Regione Calabria all’uscita dal Piano di rientro: «con un disavanzo di appena 30 milioni e una migrazione sanitaria ridotta» di decine di milioni. L’ex presidente della Regione ha poi definito il sistema sanitario ricevuto in eredità come «una grande macchina inefficiente, che Agazio Loiero definì la Fiat della Calabria». Scopelliti ha inoltre ricordato di essersi assunto «la responsabilità politica di guidare da commissario il risanamento» dei conti e di aver «avviato i bandi per i nuovi ospedali, fino ad allora ignorati». Anche se da prospettive diverse, Irto e Scopelliti si sono ritrovati su un punto essenziale: urge un riequilibrio dei criteri di finanziamento, altrimenti la sanità del Sud non potrà mai garantire parità di diritti ai cittadini. Il professore Giovanni Iaquinta, commentatore fisso del programma, ha ammonito sui rischi dell’autonomia differenziata, definendola «un’aggravante delle diseguaglianze prodotte da un sistema che da oltre un quarto di secolo privilegia il Nord a scapito del Mezzogiorno». In chiusura, Morrone ha ringraziato gli ospiti e il pubblico, ribadendo la missione del format. «“Con-fronti” nasce – ha chiarito il giornalista – per stimolare il dialogo in politica e proporre un’informazione civile e indipendente; anche come esperimento nazionale, utile soprattutto ai territori più lontani dai riflettori, dove c’è ancora bisogno di verità, confronto e competenza». In un panorama mediatico dominato dalla fretta, dal clamore e dall’ossessione dell’audience, “Con-fronti” ha offerto scene e contenuti differenti, con una politica disposta ad ascoltare e a costruire. È stato un piccolo segnale di maturità pubblica. E la prova che il Sud, quando si ferma a riflettere, sa ancora indicare una strada buona e utile per tutti. (redazione@corrierecal.it)

Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x