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«Sabina è affetta da Sla e non chiede la morte, ma di poter vivere a casa»

La deputata M5S Vittoria Baldino presenta un’interrogazione sulla vicenda della 40enne residente a Taurianova

Pubblicato il: 15/11/2025 – 15:52
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«Sabina è affetta da Sla e non chiede la morte, ma di poter vivere a casa»

CATANZARO «Sabina Radu è una donna lucida, immobilizzata dalla Sla, che chiede l’eutanasia non per il dolore fisico ma perché lo Stato le sta togliendo la possibilità di restare a casa sua: questo è intollerabile». Così la deputata M5S Vittoria Baldino annuncia una nuova interrogazione ai ministri della Salute e del Lavoro e Politiche Sociali sulla vicenda di Sabina Radu, di 40 anni, residente a Taurianova (nel Reggino). «Sabina è affetta da Sla dal 2019 – prosegue – e comunica tramite puntatore oculare. Nonostante sia pienamente capace di intendere e volere, come accertato dal Giudice tutelare del Tribunale di Palmi, rischia di essere costretta al ricovero in struttura contro la sua volontà: l’assistenza domiciliare è gravemente insufficiente e a prendersi cura di lei è il marito Sergio, anch’egli malato oncologico». «Da luglio – afferma la parlamentare – Sabina vive con appena 900 euro al mese, l’Home Care Premium risulta sospesa dall’Inps, e la famiglia sta riuscendo a pagare due badanti anche grazie a una raccolta fondi. È paradossale che, mentre la legge riconosce il diritto alla dignità e all’autodeterminazione della persona, la filiera assistenziale si inceppi nel momento più delicato». Tre, è scritto in una nota, le richieste al governo: «attivarsi per il ripristino urgente della prestazione Inps Home Care Premium con ricalcolo aggiornato dell’Isee per consentire di far fronte alla retribuzione delle due badanti; l’adeguamento del Piano assistenziale individuale da parte dell’Asp di Reggio Calabria, in linea con il fabbisogno reale della paziente; la verifica di eventuali ritardi o omissioni nell’assistenza socio-sanitaria». «Sabina – conclude Baldino – non chiede la morte, chiede di poter vivere a casa sua, accanto a chi ama. Lo Stato non può lasciare soli i più fragili e non può permettere che una richiesta di eutanasia diventi l’estrema denuncia contro un sistema di assistenza che non funziona. Qui non è in gioco soltanto la salute: è in gioco la civiltà del Paese perché ogni ora di attesa pesa sulla vita e sulla dignità di Sabina e della sua famiglia».

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