Ponte sullo Stretto, nuovo stop della Corte dei Conti
Disco rosso al visto al III atto della convenzione tra Mit e società Stretto di Messina spa

REGGIO CALABRIA La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza di oggi, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del primo agosto 2025, numero190, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, adottato ai sensi dell’articolo 2, comma 8, del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 58, recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria“. Approvazione III Atto aggiuntivo alla convenzione del 30 dicembre 2003, n. 3077, fra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la società Stretto di Messina spa. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni, con apposita deliberazione. Il ministro Matteo Salvini conferma di esser determinato ad andare avanti. Non mostrano sorpresa nemmeno i vertici della Stretto di Messina che restano in attesa delle motivazioni alla base delle delibere dalla Corte e hanno nel frattempo deciso di convocare un Cda il 25 novembre per esaminare la situazione. Il governo è certo deciso a realizzare il Ponte e a superare anche i rilievi. «Il mancato visto con la conseguente registrazione della Corte dei conti era prevedibile» dice l’amministratore delegato Pietro Ciucci che aggiunge: «verranno forniti – da parte delle Istituzioni competenti – tutti i nuovi approfondimenti richiesti». Dal fronte dell’opposizione la segretaria del Pd Elly Schlein ribadisce la propria contrarietà al ponte tra Sicilia e Calabria, che considera un progetto «ingiusto, sbagliato, dannoso e vecchio».