La frattura è servita: falò nella maggioranza reggina dopo l’addio di Falcomatà
Il documento dei sette consiglieri scuote il Palazzo. Brunetti subentra in un clima di tensione crescente e un Pd diviso su tutto

REGGIO CALABRIA Il giorno dopo il Consiglio comunale, il quadro politico di Reggio Calabria è più frammentato che mai. La maggioranza, che fino a ieri sembrava compatta almeno sulla carta, mostra ora tutte le sue crepe, e a prendere la parola per segnare la linea sono stati i gruppi Red e Democratici e Progressisti. «In consiglio comunale si è palesata una posizione netta da parte del Partito democratico e del gruppo Rinascita Comune – dichiarano i consiglieri Carmelo Versace, Antonino Castorina, Giuseppe Nocera e Marcantonio Malara – che impone una imminente riflessione in relazione a quella che è una crisi politica. Riteniamo urgente la convocazione del tavolo politico delle forze che compongono la maggioranza al fine di tracciare un percorso condiviso».
Le parole dei Red e DP non lasciano spazio a equivoci: la rottura aperta da Pd e Rinascita non può essere ignorata, e la coalizione deve fare i conti con le proprie divisioni interne. Il documento critico presentato dagli oppositori del sindaco Falcomatà, pur senza una sfiducia formale, ha segnato un punto di rottura. L’atto politico sottoscritto dai sette consiglieri comunali ha messo sotto pressione l’intera maggioranza, obbligando Red e DP a prendere posizione e a chiedere chiarezza sul futuro della coalizione. A complicare ulteriormente il quadro, c’è il saluto già avvenuto di Falcomatà, che lascia il Consiglio per il suo ruolo di consigliere regionale. Un passaggio istituzionale che però diventa un ulteriore elemento di instabilità: al suo posto subentrerà Paolo Brunetti, il vicesindaco di recente approdato al Pd, chiamato a ricoprire il ruolo politico e a gestire una maggioranza già divisa. La transizione, invece di portare stabilità, accentua le tensioni: il Pd si trova a giocare su due tavoli contemporaneamente, tra il dissenso interno e la necessità di assicurare continuità con l’ingresso di Brunetti.
Il “day after” mostra così una maggioranza lacerata e sotto pressione, in cui ogni mossa assume peso politico immediato. Red e DP si propongono come i custodi della stabilità, ma il futuro della coalizione dipenderà dalle scelte che il Pd e Rinascita compiranno nei prossimi giorni.
La domanda centrale è ormai chiara: la rottura aperta da Pd e Rinascita Comune è un gesto tattico o la dichiarazione di una frattura definitiva? In questo contesto, il tavolo politico richiesto dai Red e DP diventa lo strumento per chiarire posizioni e responsabilità, prima che la crisi degeneri. La maggioranza non esiste più come blocco compatto: il giorno dopo il Consiglio mette in luce la profondità della spaccatura, e la politica reggina si prepara a una fase di negoziazioni decisive, con Brunetti come nuovo riferimento politico e con il Pd chiamato a chiarire finalmente la propria scelta. (redazione@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato