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Il litorale calabrese e le spiagge a rischio: l’erosione costiera minaccia la Calabria

Secondo un recente report della Società geografica italiana, a rischio sommersione oltre il 40% delle spiagge calabresi. Sempre più enti si attivano a tutela delle coste

Pubblicato il: 19/11/2025 – 19:02
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Il litorale calabrese e le spiagge a rischio: l’erosione costiera minaccia la Calabria

Da sempre la costa calabrese si distingue per le sue bellezze naturalistiche e paesaggistiche, con mari e spiagge oggi località ambite dai turisti di tutto il mondo. Un patrimonio che è diventato volano dell’economia e del turismo, settore sui cui le politiche regionali e locali hanno deciso di puntare per favorire sviluppo e lavoro. Un patrimonio, tuttavia, che rischia di subire gli effetti del cambiamento climatico. Il litorale calabrese, circa 800 km tra i più belli d’Italia, è a rischio ambientale non solo a causa dell’inquinamento, ma anche per sfide “globali” come l’innalzamento delle acque e la conseguente erosione costiera. Quest’ultimo un fenomeno che desta sempre più preoccupazione tra esperti e istituzioni, chiamate a intervenire a tutela della costa calabrese.

Oltre il 40% delle spiagge calabresi a rischio sommersione

Secondo gli ultimi dati della Società geografica italiana, che a fine ottobre ha presentato l’edizione annuale del rapporto “Paesaggi sommersi” dedicati alla crisi climatica nei territori costieri italiani, oltre il 40% delle spiagge calabrese sono a rischio sommersione. Entro il 2100 la Società calcola in centinaia di migliaia (oltre 850 mila), in tutta Italia, le persone a rischio inondazione, con il Veneto la regione più colpita seguita da Lazio ed Emilia-Romagna. In Calabria circa l’1,5% della popolazione è a rischio, un dato “frenato” soltanto dallo spopolamento generale di cui soffre la regione. L’allarme è stato lanciato anche da Legambiente: tra le coste basse della regione il 30% è soggetto a erosione, una situazione in costante peggioramento a causa di eventi metereologici estremi sempre più frequenti. Fattori a cui si unisce il consumo di suolo e la scarsa protezione delle coste.

Da Tropea a Reggio: l’erosione minaccia il turismo

Un rischio di cui è consapevole anche la Regione: nel 2017 è stato approvato un programma di mitigazione da oltre 600 milioni di euro e sono stati commissionati studi di impatto ambientale sulle varie coste calabresi per valutare gli interventi a “protezione” di spiagge e costoni. Nei vari documenti viene certificata l’emergenza e la necessità di intervenire già nell’immediato. Anche i Comuni si stanno dando da fare: a Ricadi, il comune calabrese con più turisti all’anno, la Giunta si è attivata con un progetto da circa 33 milioni di euro a difesa delle spiagge, tra cui quelle “simbolo” come Capo Vaticano e Santa Domenica. Anche il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria, la scorsa settimana, ha dato il via libera ad interventi di protezione costiera sul basso jonio reggino finanziati dalla Regione per circa 800 mila euro. A rischio anche la Perla del Tirreno e località simbolo del turismo calabrese: negli ultimi mesi si è reso ancora più evidente l’impatto dell’erosione costiera su Tropea, con la celebre isola transennata a causa di crolli e della fragilità dei costoni. (ma.ru.)

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