I “No Ponte” tornano in piazza: «Una lotta che unisce i cittadini dello Stretto»
Il corteo nazionale il 29 novembre a Messina. Il messaggio a Salvini: «Calabria e Sicilia hanno bisogno di altro»

ROMA Oltre 80 associazioni, comitati, partiti e movimenti che insieme sfileranno sabato 29 novembre a Messina per dire ancora una volta “No al Ponte”. «É una lotta che unisce i cittadini dello Stretto, che unisce Calabrie e Sicilia, cittadini, associazioni e partiti, al di là di posizioni politiche o ideologiche», è stato spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa nella sala stampa della Camera, su iniziativa di Pd, M5S e Avs. Tra i presenti – tra gli altri – anche i rappresentanti di associazioni ambientaliste come Wwf, Legambiente, Greenpeace, Lipu, che nel corso degli anni si sono rese promotrici di esposti e reclami che hanno messo in luce le criticità dal punto di vista ambientale.

La bocciatura della Corte dei Conti e l’opposizione
Durante la presentazione dell’iniziativa sono intervenuti esponenti politici e rappresentati delle organizzazioni che prenderanno parte al cortei nazionale, che hanno sottolineato più volte come nella procedura per la realizzazione dell’opera siano state «riscontrate violazione delle regole della concorrenza e delle regole ambientali».
L’opposizione all’opera – che il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha dichiarato essere «strategica» – è netta da sempre, e ancora di più alla luce della sonora bocciatura della Corte dei Conti, che ha messo in evidenza criticità rilevanti del progetto: «assenza di coperture finanziarie certe; rischi di squilibrio nella spesa pubblica; elementi progettuali non definiti o incoerenti; timori fondati sui potenziali impatti economici, ambientali e sociali; incertezza sui tempi, sulla sicurezza e sulla governance dell’opera».
«La Sicilia e la Calabria hanno bisogno di altro»
«Chiediamo a gran voce che vengano liberate le risorse dell’Fsc che oggi sono state messe sul ponte», è stato spiegato dai promotori, con riferimento ai fondi del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione destinati all’opera, che ammontano a circa 1,6 miliardi di euro provenienti dalle Regioni Siciliana e Calabria. «La Sicilia e la Calabria hanno bisogno di quelle risorse per completare opere fondamentali ferme da anni. Somme che continuano ad essere appostate su un’opera inutile e che non verrà mai realizzata alla luce di quanto espresso dalla Corte dei Conti».
«E’ un progetto che non sta in piedi, per cui come potrebbe stare in piedi un ponte?», ha detto Barbara Floridia, senatrice del Movimento 5 Stelle, che ha definito il progetto un «compitino fatto male da Salvini per un fine assolutamente propagandistico». «Sarà una manifestazione significativa, anche il Movimento 5 Stelle sarà presente con i suoi massimi vertici. È fondamentale esserci. Questa propaganda del ponte non sta creando problemi solo a siciliani e calabresi ma all’intero Paese. I rischi sono enormi».
Bonelli ha criticato gli «attacchi inaccettabili subiti dalla Corte dei Conti». «Ci hanno accusato – ha aggiunto – di presentare troppi esposti. Abbiamo anche presentato, alcune settimane fa, un esposto alla Corte dei Conti europea, perché, rispetto alla violazione delle direttive europee, c’è un uso dei fondi europei: dai Fondi di Sviluppo e Coesione, anche del fondo Cinea. Il fondo Cinea è un fondo da ben 25 milioni di euro che viene utilizzato da Salvini per la progettazione o la co-progettazione. Sono soldi europei su cui è necessario che la Corte dei Conti europea accenda un faro.
Noi abbiamo una visione diversa dell’Italia, una visione diversa di una Sicilia e di una Calabria che hanno bisogno di altri tipi di investimenti: dai depuratori, alla difesa del suolo, alle ferrovie che mancano, alla manutenzione delle strade – visto che il ministro Matteo Salvini ha azzerato il fondo per la manutenzione delle strade e dei ponti. Una visione diversa su cui costruire anche il centrosinistra».
«Il corteo del 29 novembre – spiegano i promotori – sarà una grande manifestazione nazionale, aperta a tutti e tutte, per ribadire una visione alternativa: sviluppo, lavoro, mobilità, tutela dell’ambiente e sicurezza del territorio non si costruiscono con mega-opere irrealistiche, ma con investimenti concreti, verificabili e sostenibili». Al corteo è stata annunciata la presenza della segretaria nazionale dem Elly Schlein, il deputato di Avs Angelo Bonelli e dei massimi esponenti pentastellati.
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