Sangiuliano entra in Consiglio in Campania, flop per Boccia
In Puglia fuori Vendola, in Veneto Zaia mattatore

ROMA Tra conferme, new entry ed esclusi eccellenti, il giorno dopo la chiusura dei seggi in Campania, Puglia e Veneto si delinea la formazione dei nuovi Consigli regionali nei tre territori al voto.
Campania
Il giornalista Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, entra in consiglio regionale in Campania.
Nella lista di Fratelli d’Italia che ottiene tre seggi si classifica al secondo posto con 9.902 voti. Prima è Ira Fele, new entry nel consiglio, moglie del coordinatore provinciale del partito, il deputato Michele Schiano, con 14.788 preferenze.
Terzo eletto è Raffaele Pisacane con 9.731 voti. Resta fuori per poco Marco Nonno, già consigliere comunale di Napoli, con 9.605 voti. Flop invece per Maria Rosaria Boccia, protagonista della vicenda della scorsa estate che l’ha coinvolta proprio con Sangiuliano. È solo 16/esima su 27 nella lista del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi con appena 89 voti.
Non entra in Consiglio neanche Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò Cutolo, giovane musicista ucciso per futili motivi, protagonista di una serie di battaglie per la legalità dopo la morte del figlio. Era candidata nella circoscrizione di Napoli per la Lega. Ha ottenuto solo 964 voti classificandosi 14/esima su 27 candidati.
Con 5.094 voti è seconda dei non eletti nella lista di Avs nella circoscrizione di Napoli anche Souzan Fatayer, difensore dei diritti dei palestinesi. La «palestinese napulitana in leggerissimo sovrappeso» l’aveva definita durante una trasmissione radiofonica il giornalista Paolo Mieli che poi si era immediatamente scusato.
Pessimo risultato anche per Pasquale Di Fenza, consigliere regionale uscente, alla ribalta per il video nella sede del Consiglio regionale della Campania con il sottofondo dell’Inno di Mameli e la bandiera italiana sventolata con la tiktoker Rita De Crescenzo. Proprio lei lo aveva accompagnato in questa campagna elettorale in giro per Napoli ma anche girando dei video sui social insieme con lui. Di Fenza è 19esimo su 27 candidati con 1.208 voti
Boom di voti invece per Pellegrino Mastella, figlio di Clemente, più volte ministro, attuale sindaco di Benevento. La lista “Mastella Noi di Centro Noi Sud” è stata la più votata nella circoscrizione sannita ottenendo il 17,68%. Per Pellegrino 13.841 voti, un plebiscito se si considera che la lista ne ha avuti 17.701.
Puglia
Tra i 50 eletti in consiglio regionale cresce leggermente la rappresentanza femminile: saranno 12 complessivamente le elette nella XII legislatura, 10 per la maggioranza e 2 per l’opposizione.
Il più votato di Puglia è, come per la precedente tornata elettorale, Francesco Paolicelli, eletto nel Pd con 33.117 preferenze e considerato l’esponente politico più vicino a Decaro. La consigliera più votata è Elisabetta Vaccarella con 26.714 preferenze, anche lei nel Pd.
Nel centrodestra è Fratelli d’Italia a conquistare più seggi. Ma è una tornata elettorale che consegna esclusi eccellenti: Nichi Vendola, gli assessori uscenti Gianfranco Lopane e Fabiano Amati, consiglieri di lungo corso come Ruggiero Mennea o dal fronte opposto Domenico Damascelli.
Veneto
A scrutini completati, il presidente uscente del Veneto Luca Zaia ha ottenuto 203.054 preferenze. Zaia ha vinto in sei collegi su sette, facendo il pieno di preferenze nella Marca trevigiana di cui fu presidente della Provincia: 48.253 voti. Cede il passo a FdI solo nel Bellunese, sconfitto dal deputato Dario Bond, fra l’altro nell’unica provincia in cui FdI fa meglio della Lega.
Della giunta uscente conquistano il posto in Consiglio Elisa De Berti, Cristiano Corazzari, Roberto Marcato, Francesco Calzavara e Valeria Mantovan. Tra gli aspiranti consiglieri sicuri di un seggio c’è Riccardo Szumski, il candidato ‘free vax’ di Resistere Veneto che era in corsa a Treviso. Per Forza Italia ce la fa il coordinatore regionale Flavio Tosi.
Tra i nomi eccellenti rimasti fuori dal Consiglio, almeno per ora, c’è Vanessa Camani, che nella scorsa consiliatura era stata capogruppo Pd. Per ora non entra nemmeno il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, della Lega. Dei quattro candidati leghisti vicini a Roberto Vannacci per ora entra solo Stefano Valdegamberi, nella circoscrizione di Verona. (Ansa)
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