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Ciucci: «Attendiamo le motivazioni della Corte dei Conti»

L’ad della Stretto di Messina: «Il governo vuole proseguire»

Pubblicato il: 26/11/2025 – 9:20
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Ciucci: «Attendiamo le motivazioni della Corte dei Conti»

ROMA «Siamo al ventottesimo giorno e, a mia conoscenza, le motivazioni della Corte dei Conti non sono state ancora espresse, ovviamente il destinatario è la presidenza del Consiglio». Lo ha detto l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nel corso dell’audizione in Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, in riferimento alla bocciatura della magistratura contabile, che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la delibera Cipess sul progetto del Ponte sullo Stretto, e ha annunciato che avrebbe reso note le motivazioni entro 30 giorni. «In riferimento a questo fatto, che ci ha sorpreso e un po’ amareggiato, il governo ha confermato più volte l’intenzione di proseguire con la costruzione dell’opera», ha spiegato Ciucci. «Attendiamo in modo rispettoso le motivazioni della Corte prima di proseguire l’iter», ha detto l’ad, che ha poi aggiunto che la bocciatura della Corte dei Conti potrebbe essere superata con «una richiesta motivata di registrazione per superiori interessi riguardanti il Paese, al che la Corte in questo caso dovrebbe per prima cosa verificare se i motivi del rifiuto, che ancora non conosciamo, sono nel frattempo stati superati magari da un’integrazione in documentazione e in quel caso, se superati, a rilasciare un avvisto ordinario per la registrazione» ovvero qualora la Corte «ritenga che queste motivazioni non siano superate scatterebbe una registrazione con riserva di cui è previsto che venga data notizia con cadenza quindicinale al Parlamento di tutti i documenti, provvedimenti registrati con riserva». La registrazione con riserva, ha spiegato Ciucci, darebbe «un’immediata efficacia ai provvedimenti a cui si riferisce, tuttavia può presentare o presenterebbe delle potenziali criticità per lo sviluppo successivo di un progetto destinato ad avere un periodo di realizzazione lungo. Ovviamente – ha osservato – il tutto dipende dalle motivazioni che sono la base di quest’eventuale ricusazione e che verrebbero superate con un’eventuale registrazione con riserva. In alternativa a questo, ci potrebbe essere la decisione di un riavvio dei due procedimenti che verrebbero integrati, modificati, per rispondere e conformarsi ai commenti e alle motivazioni della Corte». 
«Rispettando gli impegni e la tempistica annunciata, il Ponte sullo Stretto potrà essere completato nel 2033», ha spiegato ancora Ciucci. Il Ponte «include anche 40 km di strade e ferrovie che danno continuità al sistema ferroviario di Calabria e Sicilia», ha aggiunto l’ad che ha spiegato anche che la società Stretto di Messina è «una società in house che non ha obiettivi di utile», ricordando anche che il Ponte è finanziato «con fondi pubblici a fondo perduto con previsioni di traffico molto prudenti, in linea con quelli attuali, che permettono di contenere il costo del pedaggio» intorno ai 10 euro, «dunque molto al di sotto dei costi di attraversamento attuali».

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