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“Cura del Creato”

Filo verde per un Giubileo sostenibile: a Lamezia il dialogo tra scienza, fede e tutela del creato – VIDEO

Arpacal rilancia il ruolo della tutela ambientale come impegno quotidiano: dal monitoraggio del mare alla formazione dei giovani

Pubblicato il: 26/11/2025 – 10:54
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Filo verde per un Giubileo sostenibile: a Lamezia il dialogo tra scienza, fede e tutela del creato – VIDEO

LAMEZIA TERME L’obiettivo è senz’altro degno di evidenza, in occasione del Giubileo 2025 il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, noto con l’acronimo Snpa, ed Ispra, l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, hanno proposto lungo tutto il territorio italiano una serie di eventi, in accordo con le diocesi locali, per promuovere attività di comunicazione e sensibilizzazione che coinvolgano i temi ambientali e quelli della fede, l’ecologia e il creato, la scienza e la religione.
Il “Filo verde per un Giubileo sostenibile”, questo il titolo ma anche il leit motiv degli eventi, ha in particolare focalizzato l’attenzione sulla sostenibilità ambientale ed economica delle nostre scelte, sulla crescita spirituale ed ecologica dei giovani. La tappa calabrese, organizzata da ArpaCal, in collaborazione con la Diocesi di Lamezia Terme e con il patrocinio della Regione Calabria e del Comune di Lamezia Terme, è stata incentrata sul tema della “Cura del Creato” come riflessione della profonda connessione della tutela ambientale ai principi della Laudato Si’ di Papa Francesco, in una visione che integra competenze scientifiche e responsabilità collettiva.

Michelangelo Iannonedirettore generale di ArpaCal

«Combattiamo problemi creati da noi»

«È stata una mattinata intensa e soddisfacente – ha sottolineato il direttore generale di ArpaCal, Michelangelo Iannone – che ci ha consentito di riferire ad una attività che è propriamente tecnica e scientifica una dimensione di spiritualità. Del nostro lavoro molto ovviamente si vede, mi riferisco all’attività che facciamo durante i mesi estivi, ma ArpaCal prosegue la sua attività durante tutto l’anno. In questo momento con i nostri tecnici e con i nostri laboratori – ha aggiunto Iannone – stiamo controllando lo stato del mare, verificando i depuratori, le attività industriali e le discariche. È un lavoro che non finisce sotto i riflettori, come accade d’estate, ma è la nostra principale e costante azione».
Il direttore di ArpaCal ha poi voluto evidenziare la scelta organizzativa della tappa calabrese del «Filo verde per il Giubileo Sostenibile» con il coinvolgimento dei giovani studenti dell’Istituto Perri-Pitagora di Lamezia Terme, impegnati anche in attività di educazione ambientale nel contesto naturalistico del Mulino delle Fate, lungo il torrente Canne, in un percorso teso a valorizzare la dimensione ecologica. «Dobbiamo essere consapevoli – ha sottolineato Iannone – che tutti i problemi che noi stiamo combattendo in questo momento, come adulti, li abbiamo creati noi. Ecco perché dobbiamo fare in modo che le nuove generazioni, anche con il nostro mea culpa e vedendo lo sforzo che facciamo per riparare queste situazioni, siano consapevoli del fatto che l’ambiente vada costantemente tutelato. La formazione delle giovani generazioni e una più forte coscienza ambientale sono le strade che abbiamo l’obbligo di percorrere».

Castrese De Rosa prefetto CZ

Iniziativa «bella e incoraggiante»

Per il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, «questa iniziativa, promossa da Ispra ed ArpaCal, è decisamente bella ed incoraggiante; in Calabria sappiamo tutti come l’ambiente sia un tema sensibile tra insediamenti abusivi, degrado, dissesto idrogeologico diffuso, mancanza di rispetto per il proprio territorio. La presenza stamane di giovani studenti è significativa perché a loro dobbiamo indirizzare questi messaggi: tutela dell’ambiente, rispetto del territorio, osservanza di regole e legalità.
L’ArpaCal – ha aggiunto De Rosa – svolge un’opera encomiabile e lo fa anche attraverso una valida e costante collaborazione con le nostre forze dell’ordine. Il mio messaggio è sempre lo stesso: da soli non si va da nessuna parte, dobbiamo sempre essere capaci di mettere insieme forze e competenze».

Mons. Parisi: «Abbiamo la possibilità di riscoprire la centralità dell’uomo»

Di profondo significato, nello spirito dell’iniziativa, l’intervento del vescovo della Diocesi di Lamezia Terme, Mons. Serafino Parisi: «Quello di oggi è un tema che ci dà la possibilità di riscoprire la centralità dell’uomo. Quello che la Bibbia ci dice è che l’uomo è collocato al centro del creato, ha una “potestas”, normalmente significherebbe dominio ma in realtà si tratta di un compito culturale, e cioè quello di valorizzare la terra, darle la possibilità di farla crescere. Questa dimensione della terra – ha aggiunto Parisi – noi la portiamo dentro perché di terra siamo fatti; dobbiamo dunque guardare, considerare noi stessi come parte di quello che chiamiamo ambiente. Noi tutti siamo accomunati dalla creaturalità e quindi, in quanto creature all’interno del creato, dobbiamo essere consapevoli del fatto che se roviniamo il contesto all’interno del quale viviamo facciamo un danno innanzitutto a noi stessi».

Serafino Parisi – Vescovo Diocesi di Lamezia Terme

«Ecco perché – ha proseguito Parisi – all’interno della Bibbia, proprio collocando l’uomo al centro, c’è una grande prospettiva di libertà, di liberazione, nella misura in cui si afferma: “uomo, la terra non è tua, è di Dio: ti è messa nelle mani ma devi saperla valorizzare”». Il presule lametino ha evidenziato poi il valore dell’iniziativa organizzata da ArpaCal e in particolare la dimensione etica della mattinata: «La domanda etica – ha sottolineato Parisi – interessa l’uomo, è una chiamata di responsabilità rispetto allo scempio che molte volte vediamo. Purtroppo guardare solo al risvolto economico, all’interesse sia pure necessario ma a volte bieco, non dà la dimensione completa di un problema che è più grande ed interessa la coscienza dell’uomo. Ecco perché è importante, essenziale, lavorare sulla formazione di una coscienza condivisa». Altra considerazione Mons. Parisi la riferisce alla scelta del «Filo Verde per un Giubileo sostenibile» di richiamare i principi e le indicazioni della Laudato Si’ di Papa Francesco: «Prendendo l’espressione legata a San Francesco d’Assisi, la Chiesa ha voluto riaffermare la sua presenza nel mondo, cogliendo istanze, attese, problemi. Ha dato un orientamento finalizzato al bene del creato e delle creature».

Maria Siclaridirettrice generale Ispra

«Rileggere gli obiettivi alla luce della Laudato Si’»

A concludere e qualificare ulteriormente l’appuntamento di Lamezia Terme in una prospettiva nazionale la direttrice generale Ispra, Maria Siclari: «Siamo in un momento in cui – ha sottolineato Siclari – riemerge con maggiore chiarezza la necessità di proteggere il nostro ambiente, a maggior ragione considerando i risultati della COP30. A nostro avviso bisogna rivedere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, rileggendoli alla luce della Laudato Si’, facendo guidare alla scienza la transizione ecologica e rispettando, al contempo, tutto il creato». Un contesto che è ormai per forza di cose internazionale e all’interno del quale, dice la direttrice di Ispra, le performance dell’Italia sono degne di nota: «I dati sullo stato dell’ambiente – ha aggiunto Siclari – ci dicono che l’Italia è leader nell’economia circolare, che abbiamo il maggior tasso di utilizzo delle materie prime, ma dobbiamo fare di più sul piano del riciclo rispetto agli obiettivi assegnati dall’Unione Europea. Siamo primi nell’agricoltura biologica ed abbiamo ridotto le emissioni di gas serra dal 1990 ad oggi del 26%. Complessivamente il Paese ha buoni risultati, va fatto di più però su edilizia e trasporti. Questi dati, però, uniti alla competenza tecnico-scientifica di un Istituto come il nostro, ci indicano la strada che va seguita non solo per essere sostenibili ma anche competitivi». La direttrice di Ispra si è poi soffermata sull’appuntamento di Lamezia e sul ruolo svolto dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente: «Le Agenzie – ha evidenziato Siclari – hanno un ruolo fondamentale, stabilito con forza e con una legge che vede Ispra con un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico. Le agenzie sul territorio svolgono una preziosa ed attenta attività di valutazione, controllo e monitoraggio ambientale che non va vista solo in funzione repressiva ma anche e soprattutto come azione preventiva. Tutti insieme – ha detto ancora Siclari – costruiamo un ambiente che sia rispettoso dell’uomo e della natura, ma vogliamo anche creare le basi affinché questo ambiente sia un contesto favorevole per lo sviluppo economico». Sull’approccio etico a questi temi Siclari non ha dubbi: «Dobbiamo avere la capacità di rileggere l’Agenda 2030 alla luce dei principi della Laudato Si’; se noi avremo la capacità di integrare i principi etici negli obiettivi di sviluppo sostenibile, forse possiamo creare tutti insieme un nuovo modello di governance ambientale, dove l’azione è guidata da dati scientifici incontrovertibili ed orientata da precise scelte etiche». (redazione@corrierecal.it)

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