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Cosenza, sdegno bipartisan sulla concorsopoli di Palazzo dei Bruzi: «Poche famiglie si dividono la torta»

La Base: «Il partito unico assume parenti, compari e sodali». L’Ugl: «I “figli di nessuno” emarginati nelle varie opportunità di selezione»

Pubblicato il: 27/11/2025 – 14:54
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Cosenza, sdegno bipartisan sulla concorsopoli di Palazzo dei Bruzi: «Poche famiglie si dividono la torta»

COSENZA «A Palazzo dei Bruzi il partito unico assume parenti, compari e sodali»: inizia così il comunicato de La Base sull’esito dei concorsi al Comune di cui abbiamo dato notizia ieri.
«Migliaia di noi, di cosentini e cosentine, sono costrette ad emigrare in cerca di condizioni lavorative dignitose. Migliaia di noi, di cosentini e cosentine, hanno partecipato ai recenti concorsi pubblici banditi dal Comune di Cosenza per il rinnovo e il potenziamento della pianta organica, studiando e sacrificandosi duramente. Tanti speravano di veder riconosciuta la propria formazione e il proprio percorso lavorativo, tutte coscienti che la competizione è competizione, che c’è chi vince e c’è chi perde. Quello che è sotto gli occhi di tutti, però, racconta un’altra storia. I timori di concorsi già decisi in partenza hanno trovato conferma nei nomi e nei cognomi che leggiamo in queste ore. Lo diciamo senza giri di parole: molti neoassunti sono legati mani e piedi all’attuale amministrazione comunale, ai partiti e ai gruppi di potere che la sostengono. Mogli, mariti, compari e sodali vari. È questo il dato politico che emerge. Potranno trovare mille scuse e diffondere decine di comunicati sfornati dai loro studi legali, ma la sostanza non cambia. Siamo di fronte all’ennesima conferma di un’amministrazione comunale che persegue solo gli interessi di pochi e che è interessata esclusivamente alla gestione del potere per il potere. E se non bastano i concorsi, ci sono gli affidamenti nel settore cultura e tanti altri. Nessuno rimane a bocca asciutta, tranne noi, il 99% di chi vive la città, di chi lavora per vivere e studia per i concorsi».
«Su questo punto – notano gli attivisti dell’associazione di via Macallè – non si notano differenze fra centrodestra e centrosinistra. A Cosenza esiste un partito unico, lo denunciamo da tempo e ogni giorno arrivano nuove conferme. E, visto che non conoscono vergogna, dopo ogni elezione vengono anche a farci la lezioncina sul problema dell’astensione. Se la gente non vota è anche perché, guardando le stesse facce che gestiscono Palazzo dei Bruzi da decenni, viene la pelle d’oca. Nella nostra città sopravvive ancora una forma di feudalesimo: poche famiglie governano a rotazione e si spartiscono la torta in modo spregiudicato e trasversale. Altro che centrodestra e centrosinistra» conclude La Base.
Sdegno anche dall’Ugl: «È proprio il caso di dire che alla vergogna non c’è mai fine. È infatti “solo” una replica, la vicenda dei concorsi che riguardano l’Amministrazione Comunale del capoluogo bruzio, appena scoppiata su alcuni media (con cui come Sindacato ci congratuliamo, per la libertà di pensiero di chi ha avuto il coraggio di evidenziare tali opache vicende con grande senso civico)». Guglielmo Nucci, segretario confederale del Sindacato UGL, contesta la «reiterazione di scarsa trasparenza dell’Ente pubblico (dopo i tanti dubbi già emersi, a maggio scorso, a seguito dei risultati delle selezioni per istruttore direttivo ed istruttore amministrativo) adesso infatti anche le nuove graduatorie per i profili di: Funzionario amministrativo, Istruttore tecnico, Istruttore contabile e Istruttore amministrativo, risulterebbero inspiegabilmente infoltite di “parenti di, conoscenti di, collaboratori di” in barba ai figli di “nessuno”, che da tempo risultano emarginati nelle varie opportunità di selezione che si presentano negli enti pubblici della nostra provincia. Siamo coscienti che tutti, debbano avere la possibilità di partecipare, al di là delle appartenenze sia politiche che familiari ovvero di pregresse collaborazioni con le amministrazioni; non è concepibile da come risulterebbe, che siano esclusivamente prescelti quanti si richiamano alle caratteristiche sopra menzionate».
«Come Organizzazione, rileviamo con sommo dispiacere, un evidente consociativismo e trasversalismo, al quale corrisponde un flebile ed episodico contrasto da parte della minoranza consiliare, che invece dovrebbe operare sempre a salvaguardia ed a tutela dell’interesse generale dei cittadini. Infine – conclude il segretario confederale – questa situazione, che discrimina i giovani talentuosi costretti ad emigrare e ad alimentare il bacino dei Neet, si riscontra anche nella loro disaffezione nel partecipare alla vita politica dalla quale consegue l’enorme astensione alle competizioni elettorali» conclude Nucci.

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