Italia-Romania, fronte comune contro la ’ndrangheta
Presentati i risultati del progetto I-Can e rafforzata la cooperazione investigativa

ROMA Oggi in Romania si è tenuto un incontro tra una delegazione di alto livello della Polizia rumena, del Southeast european law enforcement center (Selec), della Direzione centrale della Polizia criminale e della Direzione antimafia rumena. Durante l’evento, il project leader italiano ha presentato ai collaterali rumeni i progressi e i risultati ottenuti dal Progetto I-Can (Interpol Cooperation against ‘ndrangheta), evidenziando come la ‘ndrangheta sia un’organizzazione criminale la cui peculiarità si evidenzia nella «capacità di pervasione e penetrazione nel tessuto economico di molti Paesi nel mondo» e con forti rischi e collegamenti anche in Romania.

Particolare interesse èstato manifestato dalla Polizia rumena sulle indagini finanziarie che coinvolgono la ‘ndrangheta, implementate in questo momento dall’utilizzo delle Silver notices Interpol. Sono stati, anche, affrontati importanti casi operativi, oggetto di cooperazione tramite il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Direzione centrale della Polizia criminale. La cooperazione di polizia del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno con la Romania è stata rinsaldata nel tempo anche attraverso gli importanti risultati operativi conseguiti: in occasione di questo ultimo meeting entrambi i Dipartimenti hanno auspicato fortemente un prossimo ingresso della Romania come 25esimo Paese nel Progetto I-Can, per rafforzare ancor di più il contrasto globale alla ‘ndrangheta.
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