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l’eterna vertenza

Ex Lsu-Lpu, flash mob a Roma: «Da oltre 30 anni nella precarietà»

L’incontro con Irto, che chiede alla Regione di chiarire sulle risorse destinate ai lavoratori. Presente anche Tucci

Pubblicato il: 04/12/2025 – 16:41
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Ex Lsu-Lpu, flash mob a Roma: «Da oltre 30 anni nella precarietà»

ROMA Il Partito Democratico della Calabria esprime in una nota «pieno sostegno alle preoccupazioni e alle rivendicazioni dei 4.500 lavoratori ex Lsu/Lpu calabresi che questa mattina hanno organizzato un flash mob a Montecitorio per denunciare una precarietà che dura da oltre trent’anni, con retribuzioni ancora oggi inaccettabili e spesso inferiori ai mille euro». Il senatore Nicola Irto, segretario regionale del Pd, ha incontrato i lavoratori ribadendo la necessità di una soluzione definitiva e dignitosa, a partire dal riconoscimento dei contributi figurativi degli anni in cui sono stati Lsu/Lpu. «Dobbiamo fare chiarezza subito –ha dichiarato Irto- va verificato se le risorse destinate alle 36 ore siano state spostate altrove dalla Regione Calabria. Sarebbe molto grave, quei fondi devono garantire l’orario pieno a tutti. Allo stesso tempo, insieme alle rappresentanze sindacali, lavoreremo a una proposta legislativa progressiva che finalmente risolva il problema dei contributi figurativi, non riconosciuti ai fini previdenziali». «Il Pd sarà al fianco di questi lavoratori –ha concluso Irto – e continuerà a seguirne la vertenza richiamando Regione, Governo e Parlamento alle proprie responsabilità».

L’intervento di Tucci

 «Stamani ho presenziato alla manifestazione degli ex lavoratori socialmente utili (Lsu) della Calabria davanti al Ministero della Pubblica amministrazione. Questi lavoratori, che nella scorsa legislatura io e l’ex senatore Fabio Auddino siamo riusciti a far stabilizzare grazie alla presentazione e all’approvazione di ben sette emendamenti, vengono ora presi in giro dalle promesse del Centrodestra, in particolare da quelle di Maurizio Gasparri». Così il deputato calabrese del M5S Riccardo Tucci, componente della commissione Lavoro. «A febbraio 2023 – sostiene Tucci –  il senatore di FI ha infatti presentato un disegno di legge per il ‘riconoscimento del diritto alla pensione ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità’ ma, ad oggi, l’iter dello stesso ddl non è ancora iniziato e difficilmente inizierà visto che la legislatura volge a termine. Non solo gli Lsu della mia Regione, ma pure quelli di tutta Italia, vedranno quindi naufragare tale ipotesi. Sorprende che uno come Gasparri, che frequenta le Aule parlamentari dal 1992, non sia riuscito nemmeno a far calendarizzare questo progetto di legge. Appare quindi evidente la totale assenza di volontà politica, quella che, invece, ha contraddistinto la nostra azione nella XVIII Legislatura. A pagarne le conseguenze, però, non è certo l’esponente forzista ma, ancora una volta, gli Lsu». (redazione@corrierecal.it)

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