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le indagini

Filandari, figlio dell’assessore ferito in una sparatoria: due giovani arrestati per tentato omicidio – VIDEO

Esplosi almeno quattro colpi d’arma da fuoco verso l’abitazione della vittima. L’episodio risalente allo scorso ottobre

Pubblicato il: 05/12/2025 – 17:17
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Filandari, figlio dell’assessore ferito in una sparatoria: due giovani arrestati per tentato omicidio – VIDEO

VIBO VALENTIA Due giovani sono stati arrestati dai Carabinieri di Vibo Valentia per la sparatoria avvenuta lo scorso 5 ottobre a Filandari, in cui era rimasto ferito il figlio dell’assessore. Fin dall’inizio sono stati ipotizzati motivi personali, escludendo dunque legami con il ruolo politico del padre ed estranei alla criminalità organizzata. Ipotesi confermata dalle indagini condotte dai militari con il supporto dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria che hanno portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 20enne e un 19enne, accusati di tentato omicidio premeditato e detenzione illegale di arma da fuoco. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della Procura del luogo guidata dal Procuratore Camillo Falvo.

La ricostruzione: almeno 4 colpi sparati verso l’abitazione

Le indagini sono state avviate dopo la segnalazione del Pronto soccorso dell’ospedale di Vibo, dove il giovane si era recato dopo che uno dei colpi d’arma da fuoco lo aveva raggiunto alla gamba. Almeno quattro quelli sparati verso l’abitazione, come ricostruito con il supporto della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo nel quadro indiziario, «superando la mancata collaborazione della vittima». Gli elementi acquisiti hanno infatti consentito di individuare nei due indagati i presunti autori dell’azione consumata presso l’abitazione della vittima. Dalle risultanze acquisite è emerso che alla base dell’episodio vi sarebbe una contesa personale, elemento ritenuto del tutto estraneo a logiche di criminalità organizzata. Gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Vibo Valentia e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente mentre proseguono ulteriori accertamenti di natura scientifica a cura del Ris di Messina volti a cristallizzare il quadro probatorio.

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