Integrazione Unical e Azienda sanitaria di Cosenza, «insieme creiamo le condizioni per una sanità di eccellenza»
Insediata la Commissione Paritetica, si riunirà una volta al mese. «In pochi anni, avremo 500 studenti presenti in corsia e dobbiamo essere pronti»

COSENZA L’ufficio del direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, ospita l’incontro con la stampa organizzato per illustrare i dettagli dell’insediamento ufficiale della commissione paritetica Unical-Ao in vista dei programmi futuri di integrazione. Il protocollo di intesa con l’azienda ospedaliera di Cosenza prevedeva da tempo la definizione di una commissione paritetica, ma si è deciso di attendere prima di costituirla formalmente. D’altro canto, negli ultimi mesi la Regione Calabria è andata al voto ed anche l’attuale Rettore è stato eletto da poche settimane. Quello odierno è un passo importante per ragionare sulle tappe di un percorso lungo e complesso che porterà gradualmente alla trasformazione dell’azienda ospedaliera bruzia in universitaria.
«Vogliamo far funzionare per sempre questa integrazione e c’è una commissione composta da membri scelti dall’Università e dall’azienda ospedaliera. Immaginiamo il futuro di questa azienda, puntando sulle priorità», dice De Salazar. Per quanto attiene l’Ao di Cosenza, i membri – oltre al direttore generale – sono i dottori Pino Pasqua, direttore sanitario dell’azienda ospedaliera e Umberto Silvagni, dirigente medico neuroradiologia interventista. Per l’Università della Calabria, siederanno al tavolo – oltre al Magnifico Rettore – la dottoressa Franca Melfi, direttrice del reparto di Chirurgia toracica e docente e il professore Marcello Maggiolini, docente al Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione Unical.
La ricerca e il futuro
«La stella polare è la ricerca che non può esistere senza assistenza. I protocolli non si iscrivono sulla carta, si vivono e si collabora insieme giorno dopo giorno e quella odierna è una tappa fondamentale di questo percorso di integrazione», sottolinea il Rettore Gianluigi Greco. «Si tratta di ragionare assieme sullo sviluppo dell’ospedale e dell’università all’interno del nosocomio. Ho deciso partecipare in prima persona alla commissione, che si riunirà una volta al mese, perché ritengo importante presidiare l’ospedale e mettere a disposizione le nostre competenze». La sfida è notevole. «Da settembre 2026 inizieranno ad arrivare gli studenti di Medicina e, pochi anni, avremo 500 studenti che saranno presenti e faranno i loro corsi. Capite bene la necessità di organizzare una macchina complessa. Dobbiamo capire come agevolare il lavoro degli studenti e dobbiamo farci trovare preparati. Abbiamo sei mesi di tempo per definire tutti i meccanismi e garantire loro esperienze di alto livello, saranno i giovani e le giovani a portare in alto l’immagine dell’ospedale». Saranno settimane intense di preparazione, per questi motivi l’Unical ha scelto due figure di assoluto valore per migliorare il programma di integrazione. Il professore Maggiolini rappresenta la parte degli specializzandi, «conosce bene le difficoltà e stiamo già lavorando per accoglierli al meglio. E poi non c’è ricerca senza assistenza ed è per questo che abbiamo individuato nella dottoressa Franca Melfi la terza componente della commissione paritetica: rappresenterà il collante con la dimensione sanitaria».
I dati Agenas
Si è discusso recentemente dei dati diffusi da Agenas che indicano la Calabria come regione «sotto stress» piegata da pronto soccorso lenti, screening bassi e ambulanze in ritardo. Per Greco il quadro non è solo a tinte fosche. «Ci sono dei trend assolutamente incoraggianti. La parte clinica si sta muovendo, l’ospedale non è fermo anche se viene certamente da anni molto difficili. Da tempo però ha iniziato a rilanciare la propria prospettiva, costruendo una nuova identità e sta ottenendo successo», dice il Rettore. L’Università, dunque, può contribuire con la ricerca di qualità, con i tirocinanti e con gli specializzandi, può e deve contribuire allo sviluppo dell’ospedale. «Il nostro obiettivo – chiosa Greco – è essere più sinergici, provando a creare le condizioni per una sanità di eccellenza». (f.b.)
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