Aned: anche in Calabria la dialisi resti pubblica, esternalizzare è un delitto
Scarmozzino: dializzati calabresi in crescita per la gestione negletta della nefrologia, ma non sono merce di scambio

Riceviamo e pubblichiamo un appello dell’Aned (Associazione nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto) sulla gestione del servizio in Calabria
Le recenti tristi cronache romane moltiplicano lo stato di precarietà fisica e morale dei dializzati, sopraffatti dalla paura.
Il commissario alla sanità calabrese può prevenire la gestione dei dializzati trattati come merce di scambio bloccando le bramose richieste di accreditamento terzi e i progetti di finanza di nuovi centri dialisi con gestione equivoca.
L’opposizione alla esternalizzazione dei centri dialisi è imposta dai numeri: dove c’è più privato in dialisi vi sono più dializzati, meno trapiantati di organo e meno dialisi domiciliare, regione Campania docet.
La storia insegna che la dialisi pubblica italiana cura i malati da mantenerli bene in trattamento salvavita per più di 50 anni, contro una sopravvivenza media dai 5 ai 10 anni degli Stati Uniti. Sufficiente per dire che l’esternalizzazione della dialisi pubblica italiana è un delitto.
Per questo non comprendiamo il ritardo di Occhiuto nel bloccare, ad un mese dalla nostra denuncia, la delibera nr 524 del 7 novembre dell’arrogante commissario Monica Calamai, relativa alla progettazione, realizzazione e gestione unità operativa di dialisi dentro l’ospedale di Crotone.
Legato al mercimonio dei dializzati c’è il lacunoso mondo dei trapianti di rene. Risulta che il Coordinatore Gianluigi Zaza del Centro Regionale Trapianto della Calabria abbia dato da due settimane le dimissioni dall’incarico affidatogli meno di un anno fa. Quali sono le motivazioni di tali dimissioni e perché si cincischia in una nuova nomina di comprovata esperienza e capacità?
Dai dati CNT – 30 novembre – rileviamo un arretramento pauroso nel 2025: solo 7,6 trapianti di rene contro media nazionale di 30,2 per milione di popolazione. Ecco spiegato l’aumento di ben 46 nuovi dializzati calabresi per un costo annuo aggiuntivo di ben 2,3 milioni di euro.
Per la negletta gestione della nefrologia dialisi e trapianti, in Calabria si riscontra una prevalenza dei dializzati passata dai 684 a ben 850 pazienti per milioni di popolazione di oggi.
Un fallimento Commissario Occhiuto! Il suo silenzio e la sua inerzia ci preoccupano per il permanere di criticità nel campo dei trapianti di rene. Moralmente avvilente.
Pasquale Scarmozzino
Coordinatore nazionale prevenzione