YEI! si conclude con “Margini”: la mostra che dà voce ai quartieri e ai ragazzi della Calabria
Il progetto del Centro Calabrese di Solidarietà mira a contrastare la povertà educativa nelle cinque città capoluogo

CATANZARO Arriva al suo momento conclusivo YEI! – Youth Education Improvement, il percorso promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà ETS e selezionato da UniCredit Foundation nell’ambito della Call for Education 2023, il programma europeo che sostiene i migliori progetti non profit dedicati agli studenti tra gli 11 e i 19 anni. L’iniziativa è stata selezionata tra 175 candidature come una delle 18 premiate, a conferma dell’attenzione che UniCredit Foundation dedica ai territori in cui opera, tra cui la Calabria, e ai progetti capaci di contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico. Grazie alla selezione del progetto YEI! Il territorio calabrese è rientrato in un programma europeo che ha destinato oltre tre milioni di euro a iniziative educative in dieci dei Paesi in cui UniCredit opera. UniCredit Foundation invita ogni anno le banche del Gruppo a individuare progetti di eccellenza, capaci di promuovere percorsi scolastici solidi, incoraggiare la prosecuzione degli studi e favorire l’accesso al lavoro attraverso nuove competenze. Sostenendo “YEI!” UniCredit Foundation si conferma un partner concreto delle comunità locali, accompagnando i giovani in percorsi di crescita che abbiano impatti reali e durature. YEI! è un progetto educativo che ha coinvolto cinque città capoluogo della Calabria – Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone – concentrandosi nei quartieri più fragili: Aranceto, Via Popilia, Rione Marconi e Arghillà, Villa Gagliardi e Fondo Gesù. Il suo obiettivo è stato chiaro: ridurre la povertà educativa offrendo ai ragazzi strumenti, spazi e relazioni in grado di riaccendere motivazione e fiducia. In un anno di attività, il progetto ha coinvolto: 200 studenti, 50 docenti, 40 famiglie, 20 giovani impegnati nei tirocini estivi attraverso laboratori creativi, workshop, attività comunitarie e momenti di ascolto che hanno permesso di riconoscere potenzialità spesso nascoste o non valorizzate. In un contesto regionale dove – secondo gli studi citati nel progetto – solo il 2,5% dei bambini ha accesso agli asili nido e appena il 20% degli alunni usufruisce del tempo pieno, YEI! ha rappresentato una risposta concreta, costruendo una rete di dieci centri pilota contro la dispersione scolastica e riportando l’attenzione sulle storie dei ragazzi e dei territori. Il percorso si è concluso con “Margini”, la mostra che questa mattina alle ore 10.30, è stata inaugurata al Palazzo delle Esposizioni – Ex Stac di Catanzaro. Non è una semplice esposizione, ma una restituzione pubblica: un racconto collettivo costruito insieme ai ragazzi che, guidati dall’illustratore e graphic designer Giuseppe Talarico, hanno trasformato i loro quartieri in tele, rendendo visibile ciò che spesso resta ai margini. Nelle opere emergono emozioni, fragilità, forza e desiderio di riscatto: gli spazi periferici si rivelano luoghi di identità e possibilità, ricordando che l’educazione è un processo che attraversa strade, case, piazze e relazioni.
Il programma della giornata
La mattinata si è aperta con una riflessione dal titolo “Imparare a guardare meglio: visioni educative dai margini”, con gli interventi di:
- Silvia Saladino, coordinatrice del progetto;
- Isolina Mantelli, presidente del Centro Calabrese di Solidarietà
Dopo il monologo di Francesco Passafaro, attore e regista, direttore artistico del Teatro Comunale di Catanzaro, “Educare è facile… se non devi farlo tu”, è stata la volta di un dialogo pubblico con docenti, educatori e un giovane ex detenuto dell’Istituto Penale Minorile, moderato dall’educatore del Centro calabrese di solidarietà Ets Claudio Falbo. La mattinata si è conclusa con la consegna simbolica di un’opera e l’inaugurazione della mostra, visitabile fino al 18 dicembre. Durante l’evento è stato possibile sostenere nuove attività educative attraverso l’acquisto di gadget ispirati ai lavori esposti.
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