Infezioni all’occhio dopo la cataratta a Catania, tre indagati. Un vibonese tra i pazienti
I pazienti colpiti da una grave infezione da Enterococcus faecalis. La procura ha deciso la nomina di un collegio di periti di super esperti

VIBO VALENTIA C’è anche un paziente calabrese, proveniente da Vibo Valentia, fra le trenta persone di diverse province siciliane colpite da una grave infezione da Enterococcus faecalis dopo l’intervento di cataratta eseguito lo scorso 15 ottobre in un centro oculistico catanese. Lo scrive Ansa. La procura di Catania ha iscritto tre persone nel registro degli indagati. Sono due oculisti e la direttrice sanitaria della struttura. L’ipotesi di reato è lesioni. Ma, come riporta il sito lasicilia.it, siamo ancora in una fase embrionale dell’inchiesta. Gli indagati, come hanno già reso noto qualche settimana fa in un comunicato, stanno collaborando con la magistratura con tutti i mezzi nell’obiettivo comune di poter comprendere l’origine del cluster infettivo. Per far luce sulla vicenda, con alcuni pazienti che hanno avuto come effetto anche la perdita della vista dall’occhio operato, la procura ha deciso di disporre la nomina di un collegio di periti di super esperti. La sostituta procuratrice Alessandra Russo ha conferito l’incarico a quattro consulenti: il medico legale Cristoforo Pomara, la specialista in oculistica Vincenza Maria Elena Bonfiglio, la specialista in igiene Margherita Ferrante è la microbiologa Teresa Maria Assunta Fasciana. «I consulenti – è scritto nel conferimento dell’incarico – dopo aver letto gli atti di indagine, eseguita l’ispezione alla clinica, acquisiti tamponi, prelievi, reperti su strumentazione, farmaci e contenitori, rifiuti e ogni altro oggetto utilizzato per gli interventi» e avere analizzato «la documentazione medica acquisita nelle altre strutture sanitarie» a cui i trenta pazienti, indicati come parte offesa, si sono rivolti dopo le complicazioni avute dopo l’operazione di cataratta. Anche gli indagati e alcune parti offese hanno nominato dei consulenti di parte. I Randazzo, difesi dall’avvocato Pietro Granata, hanno nominato il medico legale Lucio Di Mauro e il medico igienista sanitario Paola Nunzia Rita Pesce. La direttrice Di Maria, difesa dall’avvocato Ivana Cristina Biancoviso, ha invece nominato l’infettivologo Francesco Zipper.