Sparatoria durante la festa della comunità ebraica a Sydney
Sarebbero almeno dodici le persone rimaste uccise

Sparatoria a Bondi Beach, Sydney, in Australia: sarebbero almeno dodici le persone che sono rimaste uccise. Non è ancora noto il numero preciso degli aggressori che ha aperto il fuoco sulla folla che celebrava la festa ebraica di Hanukkah sulla spiaggia. Le testimonianze e le informazioni in merito sono ancora confuse. Alcuni media parlano inoltre di almeno 60 feriti. Il rabbino di Sydney Eli Schlanger è stato identificato come una delle vittime, riporta il Times of Israel.
Tra i morti anche un uomo ritenuto uno degli attentatori, scrive la polizia locale su X. Il secondo presunto attentatore è in condizioni critiche. In precedenza i media avevano parlato di due presunti attentatori uccisi. La polizia di Sydney sta indagando per verificare se ci sia un terzo aggressore. Il commissario di polizia del Nuovo Galles del Sud, Mal Lanyon, ha affermato di aver autorizzato poteri speciali per garantire che, se ci fosse un terzo aggressore – “e stiamo indagando al momento” – la polizia sia in grado di impedirgli di agire. Un alto funzionario delle forze dell’ordine di Sydney ha confermato che uno degli uomini armati entrati in azione a Bondi Beach si chiamava Naveed Akram di Bonnyrigg e viveva nella zona sud-occidentale di Sydney.
Secondo Lanyon, i feriti sono 29 e ha definito l’attacco “un atto terroristico”. Il premier del Nuovo Galles del Sud Chris Minns ha sostenuto che “è stato progettato per colpire la comunità ebraica di Sydney”. “Nel primo giorno di Hanukkah, quella che avrebbe dovuto essere una notte di pace e gioia celebrata in quella comunità con famiglie e sostenitori è stata infranta da questo orribile e malvagio attacco”, ha detto Minns in conferenza stampa con le forze dell’ordine.
Jeremy Leibler, presidente della Federazione Sionista d’Australia: “La comunità ebraica è sotto shock. C’erano 2.000 membri della comunità ebraica che celebravano Hanukkah e accendevano insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in stato di massima allerta”.