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Un audit per le Regioni che non garantiscono standard sanitari minimi

Emendamento del governo alla legge di bilancio. L’obiettivo non è sanzionatorio ma correttivo

Pubblicato il: 14/12/2025 – 19:09
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Un audit per le Regioni che non garantiscono standard sanitari minimi

ROMA Un emendamento presentato dal governo alla legge di bilancio, approvato dalla Ragioneria Generale dello Stato, prevede un meccanismo di controllo rafforzato per le Regioni che non garantiscono gli standard sanitari minimi. La disposizione, che non comporta nuovi oneri per la finanza pubblica secondo il parere tecnico, è stata inserita dopo l’articolo 93 della manovra in corso di esame. Lo riporta il sito “Quotidiano Sanità”. Nel dettaglio, l’emendamento stabilisce che le Regioni che non raggiungono la “soglia di garanzia minima” in una o più delle macro-aree di assistenza sanitaria (o per singoli indicatori) previste dal sistema di monitoraggio nazionale, dovranno essere sottoposte a un audit specifico. L’esame sarà condotto dal Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), l’organismo già istituito in sede di Conferenza Stato-Regioni. L’obiettivo dell’audit – spiega “Quotidiano Sanità” – non è sanzionatorio in prima battuta, ma correttivo: dovrà individuare gli interventi necessari affinché la Regione interessata colmi il deficit rilevato e raggiunga la soglia minima richiesta entro e non oltre i successivi due anni. La norma precisa che questa nuova procedura si affianca, senza sostituirle, alle ordinarie verifiche già previste dalla legge per l’erogazione del finanziamento integrativo del Servizio Sanitario Nazionale. Il sistema di riferimento è il “nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria”, adottato con decreto del Ministro della Salute il 12 marzo 2019, in attuazione di norme precedenti. L’emendamento, quindi, mira a dare concretezza operativa a quel quadro di monitoraggio, introducendo una conseguenza procedurale definita per le amministrazioni regionali che risultino in ritardo nel garantire i livelli essenziali di assistenza ai cittadini.

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