ll governo punta sull’assunzione di oltre 7mila nuovi medici e infermieri
Manovra al rush finale. Ecco tutte le misure in cantiere per rilanciare il Servizio sanitario nazionale

ROMA Mancano 15 giorni alla fine dell’anno e la legge di Bilancio 2026 arriva al rush finale. Governo e maggioranza però continuano a lavorare su emendamenti per provare a sciogliere dei nodi che ancora rimangono prima dell’esame in Commissione Bilancio. Per la sanità ci sono alcune certezze, e una è il piano di assunzione di 1.000 nuovi medici e 6.300 infermieri che dovrebbero andare a contrastare le carenze nei reparti e a ridurre le liste d’attesa. Per farlo il Governo ha messo nella Manovra 450 milioni di euro. Il progetto di legge di Bilancio 2026 prevede più fondi per la sanità: un incremento del finanziamento del Fondo sanitario nazionale per l’anno 2026 di 2,4 miliardi, che si aggiunge a quanto già programmato per lo stesso anno con la legge di Bilancio 2025. In questo modo il finanziamento complessivo per il 2026 sarà di 142,9 miliardi di euro, superiore di oltre 6,3 miliardi rispetto al finanziamento per l’anno 2025. Sul fronte delle retribuzioni, la Manovra interviene su diverse indennità per il personale. Quella di specificità sarà incrementata per un totale di 280 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026: 85 milioni per i medici, con un conseguente aumento annuo lordo medio di circa 3.000 euro tenuto conto degli aumenti già previsti con la legge di Bilancio 2025 a decorrere dal primo gennaio 2026, e 195 milioni per gli infermieri, con un incremento stimato di circa 1.630 euro lordi all’anno tenuto conto degli aumenti già previsti con la legge di Bilancio 2025 a decorrere dal primo gennaio 2026. Proprio su questo fronte nei giorni passati i sindacati dei medici dirigenti del Ssn – Anaao Assomed e Cimo Fesmed – sono intervenuti per denunciare che “le risorse extracontrattuali destinate a ristorare l’onerosa attività dei medici e dirigenti sanitari e limitarne la pericolosa fuga dal Ssn sono messe in serio pericolo dall’ostruzionismo del ministero dell’Economia”. I sindacati hanno lanciato un appello: “Ci appelliamo al presidente del Consiglio affinché l’emendamento – a firma del Senatore Francesco Zaffini – che garantisce l’aumento dell’indennità di specificità dei medici, dirigenti sanitari e infermieri possa essere approvato nella manovra economica per il 2026”. Per i dirigenti sanitari non medici le risorse per l’incremento dell’indennità di specificità sono previste in misura pari a 8 milioni di euro, determinando un incremento atteso di circa 490 euro lordi annui. Cresce anche l’indennità di tutela del malato e per la promozione della Salute, che nel 2026 registrerà un aumento complessivo di 58 milioni di euro, con un aumento stimato di circa 1.570 euro lordi annui tenuto conto degli aumenti già previsti con la legge di bilancio 2025 a decorrere dal primo gennaio 2026.
Farmaceutica
Per il settore farmaceutico, nel solco della revisione della governance della spesa farmaceutica avviata con le precedenti leggi di Bilancio, si prevede una rideterminazione dei tetti della spesa farmaceutica sia per gli acquisiti diretti (+0,20%), sia per la spesa convenzionata (+0,05%), per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro, per assorbire l’impatto derivante dall’introduzione di nuovi farmaci sul mercato, spesso più costosi, e il passaggio di farmaci dal fondo degli innovativi a quello per gli acquisti diretti. E’ prevista la stabilizzazione della farmacia dei servizi dopo la sperimentazione condotta dal 2018 al 2025, per un’offerta di servizi sanitari più vicini al cittadino, per un ammontare di 66 milioni di euro. Sono poi previsti interventi anche nell’ottica di una revisione del payback, in particolare prevedendo l’eliminazione del payback dell’1,83%. Si prevede poi un incremento del tetto di spesa per i dispositivi medici, per un ammontare complessivo di 280 milioni di euro, per proseguire il percorso avviato dal Governo di revisione della governance del settore, adeguando il vincolo di legge al mutato livello dei consumi del Servizio sanitario nazionale e alleggerendo l’onere del contenzioso instauratosi, con beneficio anche per le aziende fornitrici che garantiscono un importante apporto al Servizio sanitario nazionale. Su questo tema è stato depositato un emendamento (96.41) in Commissione Bilancio della Camera, da parte di Ugo Cappellacci (Fi), che prevede che “le aziende fornitrici di dispositivi medici assolvono ai propri adempimenti in ordine ai versamenti in favore delle singole Regioni e Province autonome entro 6 mesi e non più 30 giorni dalla pubblicazione dei provvedimenti regionali e provinciali”. In Manovra si prevede inoltre un intervento finalizzato al potenziamento degli interventi per migliorare i livelli di assistenza legati alla tutela della Salute mentale e del sistema di cure palliative, alla luce dei dati epidemiologici che attestano un continuo e rilevante aumento del bisogno nell’ambito psichiatrico e della necessità di garantire una piena copertura dell’offerta di cure per pazienti per i pazienti terminali, per un ammontare complessivo di 90 milioni di euro da dedicare a interventi finalizzati.
Prevenzione sanitaria
Ancora. Si prevede un finanziamento di 100 milioni per avviare l’adeguamento delle tariffe ambulatoriali, che sia aggiunge a quello già approvato con la legge di Bilancio 2025 a valere dal 2026, di 1 miliardo di euro per la revisione delle tariffe di ricovero e di riabilitazione. Si prevede un incremento del tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e di assistenza ospedaliera degli erogatori privati accreditati, per un ammontare complessivo di 246 milioni di euro, al fine di valorizzare il supporto garantito dagli operatori convenzionati al Servizio sanitario nazionale, anche al fine di contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa. E’ previsto un significativo potenziamento della prevenzione sanitaria, alla quale sono riservate risorse incrementali per complessivi 530 milioni di euro, con l’obiettivo di rafforzare, tra l’altro, programmi di screening come quelli per la mammella, per il colon retto e per il polmone, e la campagna vaccinale contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv). Sono poi previsti ulteriori interventi per ambiti come il sostegno agli Istituti zooprofilattici (per la loro attività di diagnostica, di sorveglianza epidemiologica, per la tutela della Salute animale, la sicurezza alimentare e la salvaguardia dell’ambiente e anche della Salute umana), per gli aggiornamenti tariffari delle prestazioni sanitarie al fine di adeguare la remunerazione degli operatori ai costi sostenuti per la produzione e per alleggerire il relativo contenzioso, e infine per un adeguamento del finanziamento degli obiettivi di piano sanitario. (Adnkronos Salute)
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