Liste d’attesa in Calabria, Greco (Iv) chiede numeri chiari su Tac, Pet e risonanze
La consigliera regionale chiede un quadro completo delle apparecchiature diagnostiche, del personale e dei tempi di esecuzione degli esami

CATANZARO «Ma qual è l’elenco aggiornato delle apparecchiature di diagnostica per immagini? In particolare quante disponibilità sono state date alle agende Cup rispettivamente di tac, mammografi, risonanze magnetiche, pet tac su base giornaliera e per quanti giorni a settimana? E poi quante prestazioni vengono effettuate quotidianamente?”. Sono gli interrogativi sollevati da Filomena Greco, consigliera regionale di Casa Riformista-Italia Viva, che ha rivolto queste domande, attraverso una missiva, ai vertici delle Aziende sanitarie provinciali di Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggio e Vibo e a quelli delle Aziende ospedaliere di Cosenza, Reggio e universitaria “Dulbecco” di Catanzaro. «Vogliamo – prosegue – numeri chiari su medici e tecnici di radiologia, mappatura e funzionamento dei dispositivi di diagnostica per immagini. Basta retorica sull’abbattimento delle liste d’attesa. La gente non crede più ai proclami, agli annunci, ai reel». «La realtà che ogni giorno vivono tantissimi malati, con maggiore preoccupazione quelli oncologici – è scritto in una nota, è una continua odissea per eseguire gli esami diagnostici. La lettera di qualche giorno fa dei figli di un paziente che per una Pet con contrasto Psma dovrà aspettare agosto 2026 è il grido di chi deve, purtroppo, fare i conti con un sistema inefficiente. La questione non è solo legata alla dotazione tecnologica. E per questo la consigliera regionale di Casa Riformista-Italia Viva si chiede quale è il numero dei medici radiologi e dei tecnici che operano nei reparti? Nel caso dei camici bianchi, la telemedicina, pratica ormai abituale ovunque, può essere determinante per una velocizzazione dei referti». Filomena Greco, attraverso la sua richiesta scritta, conclude la nota, «intende venire a conoscenza di tipologia, ubicazione, stato operativo e disponibilità oraria dei dispositivi medici di diagnostica per immagini. È in gioco il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza e dell’articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute».
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