Catanzaro, madre e figlio salvano l’alloggio popolare: il Tar sospende l’ordinanza del Comune
La pronuncia cautelare del tribunale amministrativo ha riconosciuto la fondatezza delle contestazioni dell’avvocato Francesco Pitaro

CATANZARO Il Comune di Catanzaro con provvedimento del 15 ottobre 2025 ha ordinato lo sgombero di un alloggio popolare comunale abitato da madre e figlio. L’avvocato Francesco Pitaro ha proposto, nell’interesse degli occupanti l’alloggio, ricorso al Tar Catanzaro con domanda di sospensione dell’ordinanza di sgombero. Pitaro ha sostenuto l’illegittimità del provvedimento comunale di sgombero rilevando l’assenza totale dei presupposti di fatto e di diritto, il totale difetto di motivazione, la contraddittorietà dell’atto ed eccesso di potere. Il Tar Catanzaro, dopo aver emesso il decreto monocratico cautelare, a seguito dell’udienza del 17 dicembre 2025, ha accolto, con Ordinanza emessa oggi, la domanda cautelare e sospeso l’efficacia dell’ordinanza di sgombero adottata dal Comune di Catanzaro.
«L’ordinanza di sgombero – afferma l’avvocato Pitaro – è un atto forte dagli effetti lesivi e gravi che deve essere sostenuto da presupposti solidi che evidentemente nel caso che occupa non vi sono. Esprimo soddisfazione per la pronuncia adottata dal Tar Catanzaro che ha riconosciuto la fondatezza della domanda cautelare e che permette a madre e figlio di continuare a vivere nell’alloggio popolare del Comune di Catanzaro».
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